mercoledì 16 maggio 2018

L'abito (non fa il monaco)

L’abito
 
Nevica. Che volevi tu, anima,
Di nascita eterna, che non abbia avuto?
Guarda, tu hai qui
Una veste di festa ancora per la morte.
 
Un abito come nell’adolescenza,
Di quelli che uno prende con cura in mano
Poiché la stoffa è trasparente e resta
Tra le dita che la svelano alla luce,
Si sa che è fragile come l’amore.
 
Ma foglie e corolle vi sono ricamate
E già la musica si intende
Nella stanza vicina, illuminata,
Un misterioso ardore ti prende la mano.
 
E vai, il cuore ansimante, nella grande nevicata.

Yves Bonnefoy
da "L'esilio e il sacrificio"
traduzione di Davide Bracaglia


 
L’abito non fa il monaco
è un noto detto di origine proverbiale
molto utilizzato anche al giorno d’oggi.
 
Il detto viene citato anche ne 
I promessi sposi
(il Conte zio, rivolgendosi al Padre provinciale che aveva difeso Fra Cristoforo e
“la gloria dell’abito”, capace di far sì
“che un uomo, il quale al secolo ha potuto far dir di sé, con questo indosso diventi un altro”,
risponde:
“Vorrei crederlo; ma alle volte, come dice il proverbio…
l’abito non fa il monaco).
 
Il significato del detto è decisamente intuitivo; con questa espressione si vuole sottolineare che è sempre opportuno diffidare delle apparenze perché molto spesso sono ingannevoli; in altri termini, si vuole ricordare che non è sufficiente l’apparenza a cambiare la realtà e che l’aspetto esteriore non rende migliori di quello che si è veramente.

L’origine del detto si perde in tempi lontani; varie sono le ipotesi.
È possibile che abbia tratto ispirazione dall’antico detto latino
Cucullus non facit monachum ovvero Il cappuccio non fa il monaco.
 
Si deve considerare che in epoca medievale, molti viaggiatori erano monaci che ricevevano accoglienza ed erano molto rispettati in virtù dell’abito che indossavano; ciò suggerì però anche a molti malfattori di utilizzare l’abito monacale per trarre in inganno le loro vittime (dalla rete).
 
il vestito addosso, l'abito,
i miei, non sempre a luogo,
ingiusti spesso dimessi e lisi
ma dignitosi sempre, come sono io...

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