Se esisti per davvero – fatti avanti,
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
– chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore,
– resuscitami.
Nina Cassian
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
– chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore,
– resuscitami.
Nina Cassian
Traduzione di Anita Natascia Bernacchia e Ottavio Fatica
Ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista,
erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte
Brâncusi e Tzara, Ionesco, Eliade e Cioran, e come loro inevitabilmente
esule, Nina Cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare
come la sua persona.
Nina Cassian (Renée Annie Cassian-Matasaru) |
Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di
successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno
negli Stati Uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto
certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti
del Paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo
politico.
Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani,
rinasce a nuova vita.
rinasce a nuova vita.
E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e
propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la
stesura di nuovi componimenti – in romeno prima, e dopo qualche anno
anche in inglese –, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né
rivali, nell'odierno panorama poetico internazionale.
Si avvertono,
nella voce della Cassian, echi ravvicinati di tutta la più nobile
stagione del Novecento: da Mandel'štam a Cvetaeva, da Apollinaire a
Brecht a Celan, e si potrebbe risalire fino a Emily Dickinson, «sublime
sorella», o anche più indietro, all'amoroso furor saffico.
Il timbro è unico: diretto, spudorato, strenuamente lirico, a tratti disarmante, a tratti sornione, arguto e brutale al tempo stesso – e nudo, sempre, e sempre seducente.
Il timbro è unico: diretto, spudorato, strenuamente lirico, a tratti disarmante, a tratti sornione, arguto e brutale al tempo stesso – e nudo, sempre, e sempre seducente.
Si passa dalle punte epigrammatiche avvelenate ai voli pindarici sulle ali d'organo di un Bach – non per niente la Cassian compone musica: e dipinge, disegna, illustra libri anche per l'infanzia, spesso scritti da lei –, e ogni volta queste poesie, come ha scritto Vittorio Sermonti, ci riguardano da vicino, sconnvenientemente»
Si passa dalle punte epigrammatiche avvelenate ai voli pindarici sulle ali d'organo di un Bach – non per niente la Cassian compone musica: e dipinge, disegna, illustra libri anche per l'infanzia, spesso scritti da lei –, e ogni volta queste poesie, come ha scritto Vittorio Sermonti, ci riguardano da vicino, sconnvenientemente»
(Adelphi).
se esisti, se ci sei, se è vero che ci sei,
quanti se nelle nostre intime vite,
i se, i ma, i forse, i condizionali;
quanti se nelle nostre intime vite,
i se, i ma, i forse, i condizionali;
quelli condizionati solo da noi stessi...
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