sabato 6 gennaio 2018

Marine con preludio e chanson


Cristina Di Lorenzo
"Marina"
olio su tela
da
Elegia lericina
(...)

S
ì, dobbiamo ritrovare quel bene perduto.
Scrutare la nuda verità, per ravvisare
la sicura bellezza. Giacché tu fosti Ariele,
l'Allodola tu fosti. Angelo decaduto
o in te un innato daimon, eri tu nostalgia?
Eri profezia? Al di là dell'uomo che ragiona,
l'uomo non eri che risuona a un canto inaudito?
Più che ladro di fuoco, tu ci portasti delle
faville da cui sprizzava l'illuminazione.
Lampada di minatore in fronte, divenisti
stanatore dei sortilegi di questo mondo:
volta stellata specchiante campi di azalee,
sinuosa grazia femminea delle colline,
acqua di un lago mutata in vapori di nubi,

e risa di fanciulli nei sorrisi di amanti,
Claude Monet
"Lehavre"
 marina
ardente ricerca di un volto troppo lontano,
assetati bisbigli che un bacio ecco sigilla...

 François Cheng
da "Un richiamo oltre lo spazio e il tempo"
traduzione di Marco Cipollini 

le onde spezzano i sogni,
rumori di mare, risacche e battige;
sempre più ritorno, fanciullo,
percorro le vie della seta...
Gujil
 
le vie del mare, dell'acqua,
sconfinate, infinite, eterne;
nel mare dei pensieri si affoga,
io sto a malapena a galla...

 

Nessun commento:

Posta un commento