sabato 27 gennaio 2018

Ira

Un impeto dell’animo che si sfoga fino alla vendetta, questa è l’ira. Uno vi cade perché vuole respingere un’ingiuria superandola di gran lunga non solo con altre ingiurie verbali ma anche con azioni concrete. L’ira se non viene domata può sempre esplodere anche contro i nostri principi morali. Quando però nel nostro cuore si annida l’odio, che è un profondo sentimento, deliberatamente voluto, di grave avversione e ostilità verso una o più persone, sì da essere indotti a fare o anche solo a desiderare per loro del male, allora l’ira ha il suo campo aperto.
    
vivere irrequieto irrompe
in scatti incontrollabili d'ira,
vorrei trattenermi ma non posso
le sfere dell'infinito ruotano,
le discordie affiorano e alimentano
un stato di ribellione costante...

Gujil


Giovanni de Min
“I Sette Vizi capitali trainano il carro di Satana”, particolare da Il Giudizio Universale (1847- 1848),
Chiesa di San Michele Arcangelo, Mirano, Venezia

L'ira non è l'occasionale esplosione di rabbia:  diventa un vizio in presenza di un'estrema suscettibilità che fa sì che anche la più trascurabile delle inezie sia capace di scatenare una furia selvaggia.
Ogni soggetto con problemi di rabbia probabilmente sperimenta situazioni in cui la rabbia è una risposta adeguata ed appropriata. In ogni caso si tratta di un comportamento invalidante. Un piccolo consiglio: metti su carta tutta la vicenda, per poterla rileggere dall’esterno, in questo modo ridimensionerai l’accaduto e capirai che non sono quegli episodi a crearti rabbia.
Dobbiamo imparare a rallegrarci di più, a ridipingere la vita di nuovi colori, e imparare ad apprezzarci di più; così facendo le cose andranno certamente molto meglio per tutti. Non si tratta di semplicistico ottimismo, ma di liberarsi dal male del quale e’ possibile liberarsi di sicuro: quello che dipende da noi stessi (dalla rete).

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