venerdì 8 settembre 2017

Nostalgia

Mi ha assalito un'acre nostalgia,
come la gente d'una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce della lampada.

In questa casa, penso a come l'amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all'amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E a quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che più non sperano di tessersi in altro ordito.

Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo e ci chiude
sotto la lampo di un grosso sacco di destino.

E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest'autobus notturno: molti
finestrini illuminati, molto viso di lei.

                 .
Yehuda Amichai
Traduzione di Ariel Rathaus
 
 nostalgia
sostantivo femminile
 [comp. del gr. νόστος «ritorno» e
-algia (dolore)].
-TRECCANI-
 
 Desiderio acuto di tornare a vivere in un luogo che è stato di soggiorno abituale e che ora è lontano:
soffrire di nostalgia; in quei ballabili remoti, scritti su vecchi rigidi dischi, s’annida il grumo indistinto della nostalgia e della gelosia: di quanto si vorrebbe richiamare in vita e non si può, e di quanto invano si vorrebbe non fosse stato
(Salvatore Mannuzzu);
avere, sentire, provare la nostalgia (una grande, profonda, intensa, acuta, struggente nostalgia) del proprio paese, della patria, della casa, della famiglia.
Quando assume forma patologica si chiama nostomania.
 
Per estensione, stato d’animo melanconico,
causato dal desiderio di persona lontana
(o non più in vita) o di cosa non più posseduta,
dal rimpianto di condizioni ormai passate, dall’aspirazione a uno stato diverso dall’attuale che si configura comunque lontano:
nostalgia degli amici, dell’affetto materno; nostalgia della giovinezza lontana; nostalgia dei tempi passati.
 
la nostalgia è forte, pesante,
riempie il cuore di torpore;
annaspano i dolori e i ricordi
si confondono e sovrappongono i volti...

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