martedì 5 settembre 2017

Ireos gialli

Gli Ireos gialli

 

I ragazzi partiti al mattino
di giugno quando l'aria sotto i platani
sembra dentro rinchiudere un'altra aria
i
ragazzi partiti alla pesca
con un'unica lenza ma muniti
di un paniere ciascuno a bandoliera,
in silenzio ora siedono sul filobus
arrivato veloce al capolinea
e il sogno rifanno che Milano
abbia azzurre
vallate oltre il Castello
dove saltino i pesci nei torrenti.
Sui prati rimane un po' di nebbia
la tinca nella sua buca di fango
ricomincia a dormire. Mattiniera
la carpa perlustra attorno ai bordi
di un tranquillo canale. La carpa
è astuta e non abbocca mai.

Giuseppe Gambarini
"Ireos gialli"
1952
I pescatori non avranno fortuna. Ma
risalendo i canali e le roggie,
di prato in prato, di filare in filare,
arriveranno i ragazzi
dove è fitta
la verzura dei fossi, dove gialli
sono i fiori degli ireos e come spade
le foglie tagliano fresche
correnti
sotto l'ombra dei salici,
Arriveranno fino ai fiori lontani
i pescatori senza ventura

i ragazzi in gita nella pianura!
 
Luciano Erba
 
 
Ireos o iris
è l'altro nome del giaggiolo.
 Ìride o Iris alla lettera significa “arcobaleno”.
In mitologia, si chiama Iride la dea greca che annuncia e propizia appunto l’arcobaleno (ed era anche la “messaggera alata degli dei”, secondo i suoi servizi come ancella di Giunone, regina dell’Olimpo).
In botanica Iris è anche il nome del giaggiolo (detto più comunemente ‘Ireos’).
A tal proposito, il nominato ‘giglio di Firenze’ – famoso emblema della città – altro non è che… un ireos!Qualche studioso sostiene che Iris potrebbe incrociarsi col sanscrito ‘uiris’ = luce, fuoco.
Nei titoli: ‘Iris’, opera lirica, musica di Pietro Mascagni e libretto di Luigi Illica (la variante Iris si è imposta sin dall’Ottocento grazie a quest’omonimo melodramma) (dalla rete).   
 
fiori, nei campi, nelle aiuole,
immaginiamo la nostra vita senza;
un mondo triste dove on c'è colore,
ecco cosa sarebbe senza di loro....
 
 

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