La melagrana
Dio così ricco, così vivo, come
una melagrana aperta:
e i chicchi sono gli uomini, compatto
sangue che brilla di color rubino.
Dio terrestre, colore del mattino,
sangue puro, entusiasta, che ribolle
serrato in te nelle tue brevi ampolle,
sangue, color del vino!
una melagrana aperta:
e i chicchi sono gli uomini, compatto
sangue che brilla di color rubino.
Dio terrestre, colore del mattino,
sangue puro, entusiasta, che ribolle
serrato in te nelle tue brevi ampolle,
sangue, color del vino!
1950
Lino Curci
da "Mi rifarò vivente"
Il melograno è una pianta conosciuta e coltivata dall’uomo fin dall’antichità.
Le sue origini esotiche comprendono un vasto territorio che va dall’Iran all’India settentrionale anche se si è diffuso già in tempi preistorici in tutto il bacino del Mediterraneo, come nella regione costiera tunisina, chiamata punica dagli antichi Romani e da cui deriva il nome latino di questa pianta, cioè Punica granatum.
Le sue origini esotiche comprendono un vasto territorio che va dall’Iran all’India settentrionale anche se si è diffuso già in tempi preistorici in tutto il bacino del Mediterraneo, come nella regione costiera tunisina, chiamata punica dagli antichi Romani e da cui deriva il nome latino di questa pianta, cioè Punica granatum.
Il melograno ha assunto nei tempi una forte valenza simbolica.
I persiani, ad esempio, lo consideravano il simbolo dell’invincibilità.
Nella religione ebraica, la melagrana è simbolo di produttività e ricchezza perché contiene molti semi – circa 600 – ed è nominata numerose volte nella Bibbia come uno dei sette frutti della Terra Promessa.
La melagrana è stata assunta anche a rappresentare la santità per la tipica forma a corona del suo picciolo.
Nella religione ebraica, la melagrana è simbolo di produttività e ricchezza perché contiene molti semi – circa 600 – ed è nominata numerose volte nella Bibbia come uno dei sette frutti della Terra Promessa.
La melagrana è stata assunta anche a rappresentare la santità per la tipica forma a corona del suo picciolo.
I chicchi vermigli hanno stimolato la fantasia e la nascita di miti e leggende facendo diventare il melograno simbolo del legame coniugale e di fertilità in diverse civiltà.
Nell’antica Grecia era la pianta di sacra di Venere e Giunone, la dea protettrice dei matrimoni fecondi.
All’epoca dell’Impero Romano, le spose intrecciavano dei rami di melograno ai capelli come augurio di fecondità.
Proprio per questo motivo è stato adottato come simbolo da diverse popolazioni, come in Armenia o nello stemma della città spagnola di Granada che trae il suo nome proprio dal melograno.
Nell’antica Grecia era la pianta di sacra di Venere e Giunone, la dea protettrice dei matrimoni fecondi.
All’epoca dell’Impero Romano, le spose intrecciavano dei rami di melograno ai capelli come augurio di fecondità.
Proprio per questo motivo è stato adottato come simbolo da diverse popolazioni, come in Armenia o nello stemma della città spagnola di Granada che trae il suo nome proprio dal melograno.
Dal Vecchio Continente, il melograno fu trapiantato anche nel Nuovo Mondo grazie ai colonizzatori spagnoli che nella seconda metà del XXVIII secolo lo diffusero nel Sud America.
Da qui le sue coltivazioni si estesero in Arizona, Messico e Stati Uniti.
Da qui le sue coltivazioni si estesero in Arizona, Messico e Stati Uniti.
In Italia la maturazione avviene in autunno, ma grazie al robusto involucro che riveste i frutti, si conserva bene fino al periodo natalizio.
In passato donare un melograno a Natale e consumarlo insieme alla famiglia nella notte di San Silvestro era un simbolo di buon auspicio per il nuovo anno.
Si può credere o meno a queste e ad altre numerose credenze legate al melograno, ma di certo si può esser sicuri delle numerose proprietà benefiche dei suoi frutti (dalla rete).
sul mio balcone, piccolo,
senza frutti quest'anno ma vivo;
il melograno dai fiori vermigli,
un attimo nel caos di ogni oggi...
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