Gramigna
Nell’orto, il vecchio professore strappa
la gramigna, le radici delle viti
selvatiche, ossa e crani un po’ sbrecciati,
poi il turgore ardente per coltivare
delle fragole, fragilità
candida di un ciliegio, la speranza
delle future mele rosse, l’oro
dei fiori, dell’alloro, il melograno
e tutte le altre immagini del tempo
ch’egli crede con la primavera
trionfalmente si rinnovi. Oh fede
vana della ragione più che voce
vuota nell’ombra di un cespuglio debole,
neppure appare un nome che lì voglia
mostrarsi un poco per fargli capire
che il tempo non esiste, ma soltanto
l’attimo eterno del bel corpo nudo.
Giorgio Bàrberi Squarotti
Firenze, 28 aprile 2002
La comune gramigna dei prati ha un nome scientifico cynodon dactylon ma è anche conosciuta volgarmente con il nome di erba canina. In poche parole stiamo parlando del classico grano selvatico che tutti noi abbiamo spesso osservato nelle enormi praterie. E’ tra le piante maggiormente infestanti: le sue radici possono arrivare fino a 2metri di profondità e si adattano a qualsiasi tipo di terreno, diventando un agente disturbatore anche per le altre specie vegetali. La gramigna è una pianta appartenente alla grande famiglia delle graminacee ed è molto comune in Europa, in Asia e nel Nord dell’Africa.
Quella che sembra un’erba comune e poco utile all’organismo è, a differenza di quanto di potrebbe pensare, ricchissima di proprietà nutritive
La gramigna, anche se non sembrerebbe, contiene molte sostanze benefiche per il nostro organismo. Le principali proprietà della gramigna sono certamente la sua azione antisettica ed antinfiammatoria, molto utile all’organismo.
L’erba gramigna è utile per chi soffre di problemi renali e contro la cistite. Essa, grazie alla sua azione antiinfiammatoria e diuretica, svolge un’importante ruolo nella disinfezione delle vie urinarie e, chiaramente nella prevenzione della cistite. L’agropirene, sempre contenuto nella pianta, inoltre, è un valido aiuto per curare le infezioni delle vie urinarie.
Viene utilizzata anche come rimedio contro la cellulite.
Perché? Perché la “droga” della pianta, tratta dagli stoloni, contiene un derivato, la tricitina, in grado di svolgere una potente azione diuretica sull’organismo.
Tra le proprietà della gramigna non possiamo non sottolineare la sua azione per i disturbi dell’apparato digerente. Essa, infatti, è molto impiegata per ridurre le infiammazioni esofagee e contro la gastrite. Inoltre, svolge un’importante azione contro la stitichezza.
Per ultimo, ma non meno importante, dobbiamo ricordare che la gramigna spesso viene usata anche per curare piccoli disturbi estetici come semplici orticarie (dalla rete).
sentirsi a disagio, erba cattiva
in contesti che non pensano e non sanno,
trovarsi in disparte, risoluti e soli
questo siamo, ogni tanto, nel mondo...
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