martedì 30 maggio 2017

Genetliaco



genetliaco
aggettivo e sostantivo maschile
[dal lat. genethliăcus, gr. γενεϑλιακός, der. di γενέϑλιος «natalizio»]
(pl. m. -ci)
-TRECCANI-

Aggettivo: propriamente, della nascita, che riguarda la nascita; anticamente era usato soprattutto con riferimento all’oroscopo: computi g.; astrologia g. (e genetliaci, s. m., erano detti coloro che compilavano gli oroscopi).
Nell’uso comune odierno, giorno genetliaco, o più spesso genetliaco
 
Sostantivo maschile: il giorno natalizio, il compleanno (ma è parola solenne, e si dice spec. di persone illustri, principi, sovrani, capi di stato, ecc.): il costume antico di celebrare il dì natalizio o g. delle persone insigni ... anche dopo la loro morte (Leopardi).
 
Nel linguaggio letterario: componimento genetliaco, carme genetliaco, scritto per onorare un compleanno.



Genetliaco
 
Forse non ebbi mai
contesto più consono e solo
rabbuiato concedo alla vita
una passo ancora verso la meta.
 
La china prospetta ormai
rapide discese in volo
concisi attimi, qualche salita,
ma liscia, quasi di seta.
 
Rivedo in assurdo via vai
i passi che rigano il suolo
di animata, convulsa partita
di piccolo, mediocre atleta.
 
quello che ancora io sento,
che sono...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

 



 Edward Kienholz
"Il Genetliaco"
1964
“Il genetliaco” è un tentativo di illustrare il momento esatto in cui inizia la vita.

Legno dipinto,
fibra di vetro,
metallo, vetro, gioielli, nastri, ossa,
pupazzi impagliati
ecc.

La donna giace impaurita e sofferente, oppressa dal ricordo dei racconti delle anziane esperte uditi in gioventù.
Quello che dovrebbe essere un compimento gioioso, si esaurisce in una dolorosa disperazione.
La bolla di plastica rappresenta un urlo, le frecce le spasmodiche sofferenze.
Un biglietto del marito ne spiega l’assenza.
La donna è completamente sola.
Da questa forte sofferenza deriva il ringiovanimento della donna e di tutta l’umanità.
Con questo pezzo Kienholz ha portato a termine un passaggio del suo stile: dalla raccolta sperimentale alla definizione e realizzazione, in termini sculturali, di un’idea prioristicamente concepita nella sua totalità.
Oggetti che non si trovavano e non si accumulavano più in previsione di un’improbabile utilità futura, ora con “Il genetliaco” e le opere successive hanno uno scopo e vengono utilizzati per completare un concetto globale (dalla rete).
 

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