sabato 21 gennaio 2017

Menzogna





Matteo Compagnoni
"Allegoria della menzogna"
Milano
La menzogna

La menzogna è così cara talvolta:
sembra una donna di molt'arte esperta
che per bontà sa fingersi un po' stolta.
 
Le piace con la sua moneta incerta
che d'oro ha solo una sottil vernice
comprar le rose della gioia certa. 

Se falsa è la moneta essa non dice.
Sembra d'oro e qualcuno illuderà
sol anche un'ora d'essere felice.
 
L'amor rifugge dalla verità,
rara parola ha col pensier concorde.
Man che carezza artiglio aspro si fa,
 
bocca che bacia spesso a sangue morde.
 
Amalia Guglielminetti



 
 
Salvator Rosa
"Allegoria della menzogna"
Palazzo Pitti, Firenze
Galleria Palatina e Appartamenti Reali
 




mentire, si fa sempre, è umano,
bugie per nascondere situazioni,
menzogne per proteggere qualcosa
poi si ritorna sé stessi e si soffre... 


 










Sandro Botticelli
"La calunnia"
particolare
Firenze
menzógna
sostantivo femminile
 [lat. *mentionia, der. di mentiri «mentire»].
- TRECCANI -
 
1.- Affermazione contraria a ciò che si sa o si crede vero, o anche contraria a ciò che si pensa; alterazione (oppure negazione, o anche occultamento) consapevole e intenzionale della verità (in questo sign. è meno pop. di bugia, che indica, di solito, una mancanza meno grave): in che altro consiste la m., se non in dire ciò che non si ha nell’animo? (Rosmini); la m. è sempre più credibile di una verità inaudita (Aldo Busi); un’impudente, sfacciata, spudorata m.; scritto, discorso tessuto (o intessuto) di menzogne, o che è tutto un tessuto di menzogne; non com., uomo impastato di menzogne, abituato a mentire, le cui parole sono quasi sempre menzognere; letter., avere faccia o sembianza di m., presentarsi con aspetto di falsità: Sempre a quel ver c’ha faccia di menzogna De’ l’uom chiuder le labbra fin ch’el puote (Dante), deve tacere cioè quella verità che, per essere strana e difficilmente credibile, può essere ritenuta una menzogna; una verità che hadi m. sembianza (Boccaccio).
M. convenzionali: espressione, tratta dal titolo di un’opera di M. Nordau del 1883 (Die konventionellen Lügen der Kulturmenschheit «Le menzogne convenzionali dell’umanità civile»), usata spesso per indicare tutto il complesso di convenzioni, di cortesie puramente esteriori e di piccole ipocrisie che nelle relazioni umane sono così frequenti e a cui in genere si dà molta importanza.
2.- Al sing., con valore collettivo, abitudine di mentire: vivere nella m.; ha fatto della m. il suo sistema di vita. 


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