La donna che incrociò col nostro passo
lento la sua rapidità leggera,
ci saettò di sotto il ciglio basso.
lento la sua rapidità leggera,
ci saettò di sotto il ciglio basso.
Tu con l'occhio e il desìo la passeggera
seguisti. Ella sparendo ebbe nell'anca
una grazia perversa di pantera.
seguisti. Ella sparendo ebbe nell'anca
una grazia perversa di pantera.
Subitamente io vacillai, sì stanca
che a te mi ressi. Mi pungeva il viso
quel sottil gelo che le labbra imbianca.
che a te mi ressi. Mi pungeva il viso
quel sottil gelo che le labbra imbianca.
Ma già da nuova bramosìa conquiso,
tu comentavi ancor: – Che malïarda!
Di scatto io ti lasciai, con un gran riso
tu comentavi ancor: – Che malïarda!
Di scatto io ti lasciai, con un gran riso
d'ilare odio e di pietà beffarda.
Amalia Guglielminetti
da "Le seduzioni delle vergini"
casuali, cercati, programmati,
gli incontri...,
gli incontri...,
...quasi nulla mi sembrò...,
ed io, come appaio io...
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