"Tempus fugit" il tempo passa come un'ombra antica meridiana da qualche parte nel mondo, forse in Francia, comunque in paese di lingua francofona |
Deliziosa Primavera,
breve gioia passeggera,
vola via, l'ala leggera –
Dolce Estate dorata.
ospite a lungo bramata –
si annuncia, e già è passata –
Autunno gioia segreta,
delizia non completa –
raffiche di tempesta –
non c'è nulla che resta –
fragile esperimento
a un alito di vento –
trascorso, rovesciato
appena venuto, già andato –
Fare e disfare
insonne faticare,
un incessante alterno
dal nuovo al vecchio andare
un logorarsi eterno
fino al gelido Inverno.
vola via, l'ala leggera –
Dolce Estate dorata.
ospite a lungo bramata –
si annuncia, e già è passata –
Autunno gioia segreta,
delizia non completa –
raffiche di tempesta –
non c'è nulla che resta –
fragile esperimento
a un alito di vento –
trascorso, rovesciato
appena venuto, già andato –
Fare e disfare
insonne faticare,
un incessante alterno
dal nuovo al vecchio andare
un logorarsi eterno
fino al gelido Inverno.
Christina Rossetti
traduzione di Silvio Raffo
Nostalgia del cielo
"Tempus fugit"
(il tempo vola)
è un’espressione latina che nasce da un verso delle Georgiche di Virgilio - Sed fugit interea, fugit irreparabile tempus – e che passando per l'opera di Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, arriva ai giorni nostri e diventa locuzione di uso comune, una sorta di presa di coscienza del trascorrere inesorabile del tempo che alla malinconia di fondo aggiunge però l’invito a godere del presente perché Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c'è certezza come scriveva Lorenzo de’ Medici nella seconda metà del ‘400.
E se Platone definiva il tempo come l'immagine mobile dell'eternità, Einstein con la sua teoria della relatività introduce nel Novecento un nuovo concetto più ampio di spazio-tempo in cui il tempo è una dimensione dello spazio.
Tempo come dimensione fisica che si misura in istanti che si susseguono sempre uguali a formare i minuti e le ore e i giorni e gli anni della nostra vita.
Tempo come stato di coscienza e percezione soggettiva che si espande all'infinito nel tempo della gioia e dell'innamoramento, e si contrae nel tempo del dolore e della vecchiaia.
Tempo che corre, senza più una meta, nella frenesia del nostro vivere quotidiano, tempo che non solo fugge, ma tutto divora come già Kronos - Κρόνος - il dio greco (dalla rete).
già "tempus fugit..."
lo trovo ognidove nella mia mente,
il tempo, costante,
il futuro?
Nessun commento:
Posta un commento