sabato 4 giugno 2016

Allucinazioni!

 
Allucinazione
 
Taci; non più; non ricordar quell’ore,
Quei brevi dì; non ricordarmi i baci,
Le folli ebbrezze, i turbamenti; oh, taci!
La memoria che langue e che si muore

Non ravvivar; le care ansie voraci
Non ridestar dall’antico sopore,
Tu che nel mezzo del mio tristo core
Sepolta come in una tomba giaci.

Morta dunque non sei? cenere muto
Io ti credeva: or come vivi? come
Parli e ridi, tu morta, ad un perduto?

O se’ tu dal tuo cenere risorta?
O non è questa Morte altro che un nome?
O sono io morto come tu se’ morta?
 
Arturo Graf
 
 
Le allucinazioni sono delle percezioni sensoriali immaginarie, cioè senza che nessun oggetto reale stimoli l’organo di senso.
Le allucinazioni vanno distinte dalle illusioni, in cui uno stimolo esterno reale viene erroneamente percepito o interpretato dal soggetto stesso. La persona può rendersi conto o meno che sta avendo un’allucinazione.
Qualcuno può accorgersi che sta avendo una falsa esperienza sensoriale, mentre qualcun altro può essere convinto che la fonte di tale esperienza sensoriale abbia una sua realtà fisica esterna e non sia soltanto il prodotto della propria mente.
I tipi di allucinazioni esistenti sono:
 
• Gustativa: la persona percepisce uno sgradevole gusto inesistente;
• Olfattiva: la persona percepisce dei cattivi odori inesistenti (es. pesce marcio o puzzo di bruciato);
• Somatica: comporta un’esperienza fisica di percezione localizzata all’interno del corpo (es. sensazione di elettricità);
• Tattile: comporta la sensazione di essere toccato o di avere qualcosa sopra o sotto la pelle (es. animaletti che strisciano);
Uditiva: la persona percepisce suoni inesistenti, più comunemente si sentono delle voci;
• Visiva: comporta la vista di immagini strutturate (Es. persone) o non strutturate (es. lampi di luce) naturalmente non esistenti.

Le allucinazioni più comuni sono quelle di tipo uditivo, che si manifestano in modo molto variegato.
Tra le forme più ricorrenti rientrano quelle in cui il soggetto sente l’eco dei propri pensieri, o voci maschili o femminili che discutono tra di loro, oppure singole voci che commentano, suggeriscono, criticano, ordinano, minacciano e altro.
In genere queste voci che costituiscono l’allucinazione si rivolgono al soggetto in terza persona e da queste si sente posseduto.
Il soggetto sviluppa così idee deliranti d’influenzamento, di trasmissione e di controllo del proprio pensiero.
Possono presentarsi, anche se con minor frequenza, allucinazioni olfattive, visive, gustative, tattili e somatiche (dalla rete).
 
 
intravedere, credere, immaginare,
realtà distorte dal grigio,
annebbiate dal fumo;
poi ritorno, rivedo, risento...
 

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