lunedì 27 giugno 2016

Siamo come l'inchiostro

Alcuni di noi sono come inchiostro,
altri come carta.
E se non fosse per il nero di alcuni di noi,
altri sarebbero muti.
E se non fosse per il bianco di alcuni di noi,
altri sarebbero ciechi.
 
Khalil Gibran
 
 
fiumi di inchiostro,
si diceva così,
dov'è ora l'inchiostro,
dove si trova lo scrivere...
 

L'inchiostro
è un preparato di consistenza variabile, da liquida a pastosa, costituito da soluzioni di coloranti o sospensioni di pigmenti in un fluido disperdente e lavorato con petrolio, e destinato ad essere applicato su carta o ad altri supporti adatti per mezzo della scrittura, della stampa o mediante l'uso di un timbro.
Le differenze di impiego e di struttura li fanno dividere in due categorie:

inchiostri per scrivere
ed inchiostri per la stampa.
Gli inchiostri per scrivere sono essenzialmente soluzioni acquose di prodotti coloranti, a cui vengono aggiunti altri prodotti atti a conferire loro le caratteristiche più idonee per l'impiego.
Questo tipo di inchiostro deve dare una traccia nitida senza sbavature, sufficientemente intensa, deve essiccare rapidamente senza attraversare la carta, deve scorrere facilmente sulla penna (normale o stilografica), non deve formare grumi o depositi nei calamai o nei serbatoi delle penne e non deve corrodere i materiali con cui viene a contatto.
L'inchiostro di biro, imprigionato nella carta, si può rimuovere lasciandolo in acqua 30 secondi, e successivamente grattando delicatissimamente con una piccola siringa (dalla rete).

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