Dentro l’anima mia, dove ruina
Il fondo e il cieco abisso si spalanca,
Quando la notte in ciel siede regina
Suona una voce dolorosa e stanca;
Il fondo e il cieco abisso si spalanca,
Quando la notte in ciel siede regina
Suona una voce dolorosa e stanca;
E un vasto e sordo fremere di pianti
Sale pel bujo che s’addensa quivi;
Come un fiotto d’ignude anime erranti.
Come un lamento di sepolti vivi;
E sospiri pel negro aer travolti,
E fioche voci dai singhiozzi rotte:
Son l’anime dei morti e dei sepolti
Che si destan piangendo a mezzanotte.
Arturo Graf
profondo
[pro-fón-do] - dizionario Hoepli
A aggettivo
1 - Caratterizzato da una notevole distanza tra la superficie e il fondo: mare profondo; una cavità profonda
2 - estens. Che penetra molto all'interno sia in verticale, sia in orizzontale: un taglio profondo; un'insenatura profonda
|| Respiro profondo, con cui si immette nei polmoni una notevole quantità di aria
|| Sguardo profondo, penetrante o rivelatore di un'intensa vita interiore
|| Voce profonda, di tono grave
3 - fig. Molto intenso: sonno profondo; blu profondo; buio profondo.
|| Di sentimento molto radicato e intenso: amore profondp; profondo rispetto
|| Silenzio profondo, assoluto
4 - Della parte più interna o più meridionale di un territorio: le profonde steppe dell'impero russo; il profondo sud
5 - fig. Non superficiale, approfondito; vasto, articolato: profonda cultura
6 - Musica: Di tono grave: basso profondo
7 - ant. Difficilmente comprensibile, oscuro.
B avverbio
raro, lett. In modo profondo: scavare profondo; parlare profondo.
1 - La parte più interna e più fonda di qualcosa: nel prosondo del mare; nel profondo della giungla; fig. Dal profondo del cuore
|| raro Nel suo profondo, nell'intimo.
2 - Psicologia. Inconscio: gli impulsi del profondo.
dentro di me, di noi,
qualcosa, qualcuno;
dentro di noi, di me si fa strada,
rassegnata condizione,
io so, noi sappiamo...
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