venerdì 20 novembre 2015

Note per una finzione suprema


finzióne
sostantivo femminile
[dal latino fictio -onis, rifatto secondo il verbo fingere]
- TRECCANI -
 
1.- L’atto, o l’abitudine, di fingere, di simulare: parlare senza finzione; un uomo tutto f.inzione in ogni esistenza, anche la meno offerta, si nasconde un germe di finzione e d’allegoria (Bufalino); più spesso, la cosa stessa che si fa o si dice fingendo: non gli credere, è una finzione; tutte finzioni le sue!; finzione giuridica, espressione equivalente al latino dei giuristi fictio iuris.
≈ doppiezza, falsità, (non com.) fintaggine, (lett.) infingimento, ipocrisia, simulazione. ↔ franchezza, lealtà, onestà, schiettezza, sincerità.
2.- letterale. Invenzione della mente, ciò che si crea con l’immaginazione: finzioni poetiche. ≈ creazione, immaginazione, invenzione, rappresentazione.

 

Note per una finzione suprema
 
E per cosa, se non per te, provo amore?
Tengo il libro più estremo dell'uomo più saggio
stretto, in me nascosto, giorno e notte?
Nella luce incerta della verità singola, certa,
eguale nella vitale mutevolezza alla luce
in cui ti incontro, in cui sediamo quieti,
per un momento nel centro del nostro essere,
la trasparenza vivida che tu porti è pace.

Wallace Stevens
La teoria della vita
Traduzione di Glauco Gambon
 
 
 
fingere...sempre...
anche di fronte all'evidenza,
anche nel torto lampante;
fingere...fingere sempre...

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