Su questo letto d'erbe, come posso dormire ancora?
Sento l'aria odorosa scorrere intorno a te.
È la tua bocca un fiore, la cui vampa divora.
Dàmmela, amor mio dolce, e non bruciar che me.
Sento l'aria odorosa scorrere intorno a te.
È la tua bocca un fiore, la cui vampa divora.
Dàmmela, amor mio dolce, e non bruciar che me.
Quel gran soffio d'amore dentro il bacio che anelo
dalle tue labbra chiuse, io non lo so rapire.
Se tu me ne fai dono, avrò giú terra in cielo...
Ma il tuo sonno si ostina. E tu mi fai morire.
dalle tue labbra chiuse, io non lo so rapire.
Se tu me ne fai dono, avrò giú terra in cielo...
Ma il tuo sonno si ostina. E tu mi fai morire.
Vieni! Sotto quegli olmi; avremo .ombre profonde..
Gorgheggeran gli uccelli, vedendo il nostro amore.
Laggiú, dietro le nubi, il sole si nasconde.
Ma dentro gli occhi tuoi, ricerco il suo fulgore.
Gorgheggeran gli uccelli, vedendo il nostro amore.
Laggiú, dietro le nubi, il sole si nasconde.
Ma dentro gli occhi tuoi, ricerco il suo fulgore.
Ecco: ti sei ridesto, dal tuo lungo sopore.
Sono i tuoi baci il miele, che ci daranno i fiori.
Il tuo cuore sospira... Viene a cercarmi il cuore?
Sta qui, sulla mia bocca. Prèndilo: è tutto ardore.
E còprimi di fiori.
Sono i tuoi baci il miele, che ci daranno i fiori.
Il tuo cuore sospira... Viene a cercarmi il cuore?
Sta qui, sulla mia bocca. Prèndilo: è tutto ardore.
E còprimi di fiori.
Marcelina Desbordes Valmore
John William Waterhouse "Il risveglio di Adone" |
Adone,
era figlio di Cinira, re di Cipro e sacerdote di Afrodite, e di sua figlia Mirra che, per sfuggire al suo crudele destino di amore passionale per il padre, aveva ottenuto dagli dèi di essere mutata nell'albero della mirra, la pianta araba che stilla lacrime di resina, di un amaro profumo.
In primavera, da un albero che si aprì nacque dunque Adone.
era figlio di Cinira, re di Cipro e sacerdote di Afrodite, e di sua figlia Mirra che, per sfuggire al suo crudele destino di amore passionale per il padre, aveva ottenuto dagli dèi di essere mutata nell'albero della mirra, la pianta araba che stilla lacrime di resina, di un amaro profumo.
In primavera, da un albero che si aprì nacque dunque Adone.
Afrodite prese il bambino appena nato e teneramente lo amò, e poi lo affidò a Persefone, la regina dell'Erebo, perché lo allevasse.
Quando Adone divenne bellissimo adolescente, Afrodite si recò nell'Erebo per riaverlo ma anche Persefone si era affezionata a lui e non volle restituirlo, Zeus allora decise che Adone passasse metà dell'anno nell'Erebo con Persefone e l'altra metà sulla Terra con Afrodite.
Quando Adone divenne bellissimo adolescente, Afrodite si recò nell'Erebo per riaverlo ma anche Persefone si era affezionata a lui e non volle restituirlo, Zeus allora decise che Adone passasse metà dell'anno nell'Erebo con Persefone e l'altra metà sulla Terra con Afrodite.
Luca Giordano, "Morte di Adone" |
Un giorno di fine estate, mentre l'avvenente giovane stava sulla Terra a caccia un cinghiale infuriato lo assalì e lo uccise.
Afrodite pianse Adone e la sua bella gioventù sfiorita e dalle sue lacrime nacque l'anemone.
Il significato di questo mito è chiaro, Adone è la natura che si risveglia in primavera e muore in estate.
ogni risveglio è come
una rinascita, un rinnovo,
il sonno come prova della morte,
il dormire come immagine di poi;
il risveglio a volte incombe,
sempre ci porta
al punto di partenza...
al punto di partenza...
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