domenica 20 settembre 2015

Curriculum vitæ


Curriculum vitæ
 
Non sono né pietra né nuvola
né campana e neppure liuto
percosso da angelo o demone
Fin dall'inizio non sono stato che un uomo
e non voglio essere altro
 
Sono cresciuto come uomo
ho subìto il torto
talvolta ho fatto il torto
e talvolta il bene
 
Come uomo mi indigno
per l'ingiustizia e mi rallegro
per ogni barlume di speranza
Come uomo sono desto e stanco
e lavoro e ho apprensioni
e sete di comprendere
e d'essere compreso
 
Come uomo provo piacere per i miei amici
e provo piacere per la donna e i figli e i nipoti
e temo per loro e ho nostalgia della sicurezza
e voglio stare con gli uomini e talvolta solo
e compiango ogni notte trascorsa senza amore
 
Come uomo sono malato e vecchio
e morirò
e non sarò né pietra
né nuvola né campana
ma terra o cenere
ma questo non importa
 
Erich Fried
Traduzione di Gio Batta Bucciol
La libertà come l'amore

 

curriculum vitae
 ‹kurrìkulum vìte› locuz. lat. (propr. «corso della vita»), usata in ital. come sostantivo maschile
– Espressione usata spesso (anche soltanto curriculum) in luogo della forma italianizzata curricolo (v. curricolo): allegare alla domanda il proprio curriculum. - TRECCANI -

CURRICULUM O CURRICULA? 
 
Il plurale della parola latina curriculum (dall’espressione curriculum vitae ‘corso della vita in breve’) dovrebbe essere, seguendo l’etimo, curricula.
Come per molti ➔prestiti provenienti da altre lingue, nel tempo si è diffuso un plurale invariabile curriculum, oggi usato quasi con la stessa frequenza di quello etimologico: è possibile inviare i curriculum via mail (comune Torino)
Almeno in contesti formali, tuttavia, sarà bene usare soltanto la forma curricula o ricorrere al più raro curricoli, plurale dell’italianizzato curricolo
si comunica il termine ultimo per la presentazione dei curricula (regione Sicilia).

 
verso orizzonti sfumati,
vorremmo vedre, sapere,
eppure ci siamo,
dove siamo? dove andiamo?..
 

Nessun commento:

Posta un commento