Il cielo autunnale è dominato dalla figura zig-zagante di Cassiopea, una costellazione che alle latitudini italiane si presenta circumpolare, ma che in questo periodo dell'anno raggiunge la sua altezza massima sopra l'orizzonte.
Cassiopea è individuabile verso nord, altissima in cielo; due delle sue stelle centrali possono essere utilizzate per trovare altre figure importanti senza possibilità di errore: collegando infatti queste due stelle nel modo indicato dalla mappa a lato e proseguendo verso sud nella stessa direzione per circa sei-sette volte, si giunge al centro di un grande quadrilatero di stelle di seconda magnitudine, ben visibili anche dalle città in alto nel cielo.
Quest'asterismo prende il nome di Quadrato di Pegaso ed è il gruppo di stelle
più importante del cielo autunnale.
Grazie al quadrato è possibile raggiungere un gran numero di costellazioni sfruttando diversi allineamenti.
Il Quadrato di Pegaso deve il nome alla costellazione in cui il quadrato è contenuto quasi totalmente, ossia Pegaso.
Pegaso si estende in direzione ovest rispetto al suo quadrato, dove sono presenti altre stelle luminose, la più importante delle quali è Enif, che rappresenta la testa del cavallo alato mitologico; Enif è raggiungibile tramite una concatenazione di stelle minori che dal quadrato su dirigono verso sud-ovest, rappresentando così il collo dell'animale.
A nord-ovest invece si evidenzia la rossa stella Matar, che rappresenta le zampe anteriori di Pegaso; la costellazione si presenta alle nostre latitudini come "capovolta".
Cassiopea è individuabile verso nord, altissima in cielo; due delle sue stelle centrali possono essere utilizzate per trovare altre figure importanti senza possibilità di errore: collegando infatti queste due stelle nel modo indicato dalla mappa a lato e proseguendo verso sud nella stessa direzione per circa sei-sette volte, si giunge al centro di un grande quadrilatero di stelle di seconda magnitudine, ben visibili anche dalle città in alto nel cielo.
Quest'asterismo prende il nome di Quadrato di Pegaso ed è il gruppo di stelle
più importante del cielo autunnale.
Grazie al quadrato è possibile raggiungere un gran numero di costellazioni sfruttando diversi allineamenti.
Il Quadrato di Pegaso deve il nome alla costellazione in cui il quadrato è contenuto quasi totalmente, ossia Pegaso.
Pegaso si estende in direzione ovest rispetto al suo quadrato, dove sono presenti altre stelle luminose, la più importante delle quali è Enif, che rappresenta la testa del cavallo alato mitologico; Enif è raggiungibile tramite una concatenazione di stelle minori che dal quadrato su dirigono verso sud-ovest, rappresentando così il collo dell'animale.
A nord-ovest invece si evidenzia la rossa stella Matar, che rappresenta le zampe anteriori di Pegaso; la costellazione si presenta alle nostre latitudini come "capovolta".
Il Quadrato di Pegaso può anche essere considerato come il corpo di un grande asterismo la cui forma ricorda molto quella del Grande Carro; dalla stella Sirrah (quella del vertice nord-est del quadrato) infatti è possibile seguire una concatenazione di tre stelle disposte ad arco, tutte di luminosità simile fra loro, che disegnano la figura del timone, esattamente come avviene nel Grande Carro.
Le dimensioni di questo nuovo "Carro" sono nettamente superiori rispetto a quelle del Carro "originale".
Al pari del vero Grande Carro, quello dell'Orsa Maggiore, anche questo consente di individuare un buon numero di stelle e costellazioni: le stelle Mirach e Almach fanno parte della costellazione di Andromeda, altra figura nota del cielo d'autunno, mentre la stella terminale, Algol, appartiene a Perseo, una costellazione dominante anche nei mesi invernali, che in autunno è visibile verso nord-est e la cui parte settentrionale si presenta circumpolare.
A sud del timone si trovano invece il Triangolo e l'Ariete, due costellazioni relativamente piccole, ma abbastanza facili da individuare (dalla rete).
Le dimensioni di questo nuovo "Carro" sono nettamente superiori rispetto a quelle del Carro "originale".
Al pari del vero Grande Carro, quello dell'Orsa Maggiore, anche questo consente di individuare un buon numero di stelle e costellazioni: le stelle Mirach e Almach fanno parte della costellazione di Andromeda, altra figura nota del cielo d'autunno, mentre la stella terminale, Algol, appartiene a Perseo, una costellazione dominante anche nei mesi invernali, che in autunno è visibile verso nord-est e la cui parte settentrionale si presenta circumpolare.
A sud del timone si trovano invece il Triangolo e l'Ariete, due costellazioni relativamente piccole, ma abbastanza facili da individuare (dalla rete).
Costellazione d'Autunno
Io sono sotto il segno della Costellazione d'Autunno
E perciò amo i frutti e detesto i fiori
I baci che do li rimpiango uno per uno
Noce bacchiato che dice al vento i suoi dolori
E perciò amo i frutti e detesto i fiori
I baci che do li rimpiango uno per uno
Noce bacchiato che dice al vento i suoi dolori
Mio eterno Autunno mia stagione mentale
Mani d'antichi amanti costellano il tuo suolo
Una sposa mi segue è la mia ombra fatale
Le colombe stasera spiccano l'ultimo volo.
Mani d'antichi amanti costellano il tuo suolo
Una sposa mi segue è la mia ombra fatale
Le colombe stasera spiccano l'ultimo volo.
Guillame Apollinaire
nuova stagione incombe,
quella dei ripensamenti,
il bene usato, le perplessità,
la stagione che prelude,
quella che il freddo...
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