martedì 14 luglio 2015

Estate e papaveri

Claude Monet, Papaveri
1863, olio su tela, Museo D'Orsay, Parigi
Estate


Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco.
E a sera
salgono mille stelle fresche
verso il cielo cupo.
Son lucciole vagabonde.
crepita senza bruciare

la notte dell'estate.
 
Pablo Neruda
 
 
 Claude Monet, Papaveri 
Il dipinto, realizzato nel 1873 è uno dei quadri più famosi dell'Impressionismo, oltre che uno dei più amati dal pubblico di tutto il mondo.
I papaveri di Claude Monet è stato realizzato all’aperto, nei pressi di Argenteuil, nell’estate del 1873. L’artista ha voluto concentrare la sua attenzione sugli effetti della luce e del colore. La luce assume il ruolo di protagonista, impadronendosi ed esaltando ogni elemento del dipinto. La luce filtra tra gli alberi, illumina i papaveri, si ferma sulla tesa dei cappellini delle figure.
Per cogliere tutti questi aspetti (queste “impressioni”, come avrebbe detto Monet), occorreva dipingere sul luogo, trasferendo tele, tavolozze e cavalletti dal chiuso dello studio all’aperto.
Claude Monet, I papaveri,
1873, particolare
Il dipinto I papaveri è diviso in due parti: in alto il cielo con le nuvole bianche, in basso il prato con i papaveri rossi. La linea di demarcazione è scandita dagli alberi che danno ritmo ed equilibrio alla scena.
Nel dipinto I papaveri, Monet rappresenta la moglie Camille e il figlio Jean mentre passeggiano in un campo di papaveri. La donna e il bambino sono raffigurati due volte nel quadro: in primo piano e sullo sfondo.
Questo espediente induce il nostro occhio a ripercorrere interamente il piano del campo.
Nel dipinto I papaveri i lineamenti delle figure non sono definiti, perché all’artista non interessa caratterizzarli psicologicamente.
La presenza umana è solo un accessorio, quasi un elemento di contorno rispetto al suo vero interesse, rappresentato dalla natura rigogliosa, lo splendore della giornata d’estate, il cielo azzurro solcato di nubi.
È uno dei primi paesaggi impressionisti ed è famoso per la sua fresca semplicità, ricca di emozioni pure e di poesia.
L’arte di Monet non richiede interpretazioni filosofiche, ma appare immediata ai nostri occhi.
Proprio la sua immediatezza ha reso il dipinto così popolare e diffuso.
Come la maggior parte dei pittori impressionisti, Monet dipingeva paesaggi con colori brillanti e vivaci stesi mediante pennellate rapide  e sciolte.
Per sottolineare la sua ossessione per il colore, Monet raccontava  di aver osservato con cura i cambiamenti di colore sulla tempie di sua moglie mentre stava morendo (dalla rete).

 
il caldo soffoca e lambisce
desideri quasi ancestrali,
nell'umore alterno riesco
a pensare a cose passate...

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