Se sapeste cosa si prova... vi passerebbe la voglia,
sì... vi passerebbe la voglia,
di rinascere poeti.
E se qualcuno vi dirà che un poeta può essere felice...
Be', allora... sappiate che mente... sappiate che mente.
Perché sulla pelle del poeta il vento non scivola ma stride,
sugli occhi del poeta il sole non scalda ma brucia.
I poeti tremano ogni volta che depistano in cassaforte un briciolo di speranza,
i poeti piangono ogni volta che l'ultimo avvenire sembra non essere poi così lontano,
i poeti muoiono ogni volta che muore qualcuno
ma quando sono loro ad andarsene via...
non va via nessun altro... non va via nessun altro.
sì... vi passerebbe la voglia,
di rinascere poeti.
E se qualcuno vi dirà che un poeta può essere felice...
Be', allora... sappiate che mente... sappiate che mente.
Perché sulla pelle del poeta il vento non scivola ma stride,
sugli occhi del poeta il sole non scalda ma brucia.
I poeti tremano ogni volta che depistano in cassaforte un briciolo di speranza,
i poeti piangono ogni volta che l'ultimo avvenire sembra non essere poi così lontano,
i poeti muoiono ogni volta che muore qualcuno
ma quando sono loro ad andarsene via...
non va via nessun altro... non va via nessun altro.
Donato Ariu
I semi del bene
poeti, cantori, aedi,
pensare coi versi, con le parole,
stare soli, nel sole
sempre contro o a favore...
I poeti
I poeti son giovani e belli
e portano in cuore
la luce del sole
e un canto d'uccelli;
e la strada del borgo natio,
la pioggia sui tetti
la povera gente amata da Dio.
Poesia, poesia,
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
e portano in cuore
la luce del sole
e un canto d'uccelli;
e la strada del borgo natio,
la pioggia sui tetti
la povera gente amata da Dio.
Poesia, poesia,
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
I poeti son vecchi signori
che mangian le stelle
distesi sui prati
delle loro ville,
e s'inventano zingare e more
per farsi credibili agli occhi del mondo
col loro dolore.
che mangian le stelle
distesi sui prati
delle loro ville,
e s'inventano zingare e more
per farsi credibili agli occhi del mondo
col loro dolore.
Poesia, poesia, poesia, poesia.
I poeti si fanno le pippe
coi loro ricordi:
la casa, la mamma, le cose che perdi;
e poi strisciano sui congiuntivi:
se fossi, se avessi, se avessi e se fossi,
se fossimo vivi.
coi loro ricordi:
la casa, la mamma, le cose che perdi;
e poi strisciano sui congiuntivi:
se fossi, se avessi, se avessi e se fossi,
se fossimo vivi.
Poesia, poesia,
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
I poeti hanno visto la guerra
con gli occhi degli altri
che tanto per vivere han perso la pelle;
così scrivon piangendo cipolle
su barbe profetiche intinte nel vino
che pure gli serve.
con gli occhi degli altri
che tanto per vivere han perso la pelle;
così scrivon piangendo cipolle
su barbe profetiche intinte nel vino
che pure gli serve.
Poesia, poesia,
Poesia, poesia.
Poesia, poesia.
I poeti son liberi servi di re e cardinali
che van ripetendo noi siam tutti uguali;
e si tingono di rosso vivo
ciascuno pensando "Il giorno del nobel
farò l'antidivo".
che van ripetendo noi siam tutti uguali;
e si tingono di rosso vivo
ciascuno pensando "Il giorno del nobel
farò l'antidivo".
Poesia, poesia,
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
deh proteggimi ovunque io sia!
poesia, poesia.
I poeti sono litri di vino bevuti per noia,
per scriver parole davanti al mattino,
mentre sognano bambine nude
che uscendo da scuola
li prendon per mano e gli danno la viola.
per scriver parole davanti al mattino,
mentre sognano bambine nude
che uscendo da scuola
li prendon per mano e gli danno la viola.
Poesia, poesia,
Poesia, poesia.
Poesia, poesia.
I poeti son giovani stanchi che servon lo stato
sputandogli in faccia perché sia dannato,
e sbandierano cieli e fontane,
messaggi e colombe,
a noi le campane, ai ricchi le trombe.
sputandogli in faccia perché sia dannato,
e sbandierano cieli e fontane,
messaggi e colombe,
a noi le campane, ai ricchi le trombe.
Poesia, poesia.
Roberto Vecchioni
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