14 gennaio 1984,
da
"un pensiero che non finisce"
"un pensiero che non finisce"
il conto della sabbia,
quanta ancora nella mia clessidra?
quanta nel fiume in piena che sono?
La clepsamia o clessidra a sabbia è uno strumento per la misura del tempo costituito da due recipienti di forma approssimativamente conica collegati tra di loro.
La sabbia fluisce con regolarità dal bulbo superiore a quello inferiore in un tempo preciso.
Al termine è sufficiente capovolgere lo strumento per cominciare un altro periodo.
La durata del ciclo dipende dalla quantità e qualità di sabbia, dalla dimensione del collo e dalla forma dei bulbi.
In alternativa alla sabbia sono utilizzate anche polveri di calcare (da gusci di uovo o marmo polverizzati).
Al termine è sufficiente capovolgere lo strumento per cominciare un altro periodo.
La durata del ciclo dipende dalla quantità e qualità di sabbia, dalla dimensione del collo e dalla forma dei bulbi.
In alternativa alla sabbia sono utilizzate anche polveri di calcare (da gusci di uovo o marmo polverizzati).
Attualmente questo strumento ha solamente una valenza estetica, poiché strumenti più precisi e comodi sono a disposizione.
In passato invece, prima del perfezionamento dell'orologio a pendolo, era l'unico strumento affidabile per la misura del tempo in mare e si suppone che il suo impiego in questo senso possa essere cominciato nel XII secolo.
Prove certe si hanno solamente dal XIV secolo, quando la clessidra a sabbia è riprodotta in alcune opere di Ambrogio Lorenzetti.
Durante il viaggio di Ferdinando Magellano attorno al globo, su ogni nave della flotta erano utilizzate 18 clepsamie, e uno dei compiti dell'equipaggio era di capovolgerle al momento giusto.
La sincronizzazione delle clepsamie era fatta a mezzogiorno, identificabile dal fatto che il Sole raggiunge la sua massima altezza sull'orizzonte.
In passato invece, prima del perfezionamento dell'orologio a pendolo, era l'unico strumento affidabile per la misura del tempo in mare e si suppone che il suo impiego in questo senso possa essere cominciato nel XII secolo.
Prove certe si hanno solamente dal XIV secolo, quando la clessidra a sabbia è riprodotta in alcune opere di Ambrogio Lorenzetti.
Durante il viaggio di Ferdinando Magellano attorno al globo, su ogni nave della flotta erano utilizzate 18 clepsamie, e uno dei compiti dell'equipaggio era di capovolgerle al momento giusto.
La sincronizzazione delle clepsamie era fatta a mezzogiorno, identificabile dal fatto che il Sole raggiunge la sua massima altezza sull'orizzonte.
La durata di una clessidra a sabbia non è determinata esclusivamente dalla sua dimensione. Se però la sabbia scorre per diversi giorni o settimane, si tratta di certo di un esemplare abbastanza grande.
Due di questi giganti sono la ruota del tempo a Budapest e la clessidra nel museo della sabbia di Nima.
Con un'altezza di otto e sei metri e una durata di scorrimento di un anno ciascuna sono i due orologi più grandi del mondo.
Da luglio 2008, un altro gigante si trova sulla Piazza Rossa di Mosca.
Con un'altezza di 11,90 m e un peso di 40 tonnellate sembra essere la clepsamia più grande del mondo. I due bulbi di vetro dello strumento erano così grandi che potevano ospitare comodamente un'automobile lunga 5 m.
La clessidra a sabbia più piccola del mondo misura invece solo 2,4 cm. Fu costruita ad Amburgo nel 1992 e per un ciclo completo richiede meno di 5 secondi (Wikipedia).
Due di questi giganti sono la ruota del tempo a Budapest e la clessidra nel museo della sabbia di Nima.
Con un'altezza di otto e sei metri e una durata di scorrimento di un anno ciascuna sono i due orologi più grandi del mondo.
Da luglio 2008, un altro gigante si trova sulla Piazza Rossa di Mosca.
Con un'altezza di 11,90 m e un peso di 40 tonnellate sembra essere la clepsamia più grande del mondo. I due bulbi di vetro dello strumento erano così grandi che potevano ospitare comodamente un'automobile lunga 5 m.
La clessidra a sabbia più piccola del mondo misura invece solo 2,4 cm. Fu costruita ad Amburgo nel 1992 e per un ciclo completo richiede meno di 5 secondi (Wikipedia).
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