venerdì 30 gennaio 2015

Androne e poesia

Ami gli androni delle case antiche
giacché se chiudi gli occhi ascolti l'acqua
stregata dalla fionda secolare.
Ami i balocchi che rischiano
chiarori di baci le guance imitanti
pietà infantili le questue.
 
Marina Pizzi
Acquerugiole
 
 
 
acqua che diventa neve,
neve che si posa e copre,
i baci sono lontani,
anche quelli più casti...
 
 
andróne
 sostantivo maschile
[dal lat. andron -onis «passaggio», gr. ἀνδρών -νος «appartamento degli uomini», der. di ἀνρ ἀνδρός «uomo»].
– Vocabolario TRECCANI .

1. Presso gli antichi Greci, in senso lato, la parte della casa riservata ai soli uomini (sinon. quindi di andronìtis
); in partic., nei poemi omerici, la grande sala principale della casa greca, e più tardi, la sala dei banchetti.

 
2. In Roma antica, corridoio di disimpegno fra gli ambienti di riunione degli uomini e le stanze delle donne, e di accesso agli appartamenti degli ospiti.
 
3. Nell’architettura moderna, ambiente di passaggio dal portone d’ingresso della casa alle scale e al cortile.
 
4. Nell’architettura militare, il passaggio sotto il parapetto che mette in comunicazione il piano della fortezza con il fossato.

Nessun commento:

Posta un commento