Succederà
Quando anima e spirito
e corpo sapranno,
e la luna sarà bella perché io la amai
ed il mondo sarà appeso al filo
della memoria e
sanguinerà la luce dietro
il bagno della sua grazia,
obbligheremo il futuro
a ritornare ancora. Allora
tutti gli occhi saranno uno
e la parola tornerà a parolare
contro le sue creature.
Avrà termine l'eternità e questa poesia
cercherà ancora il suo
equipaggio e ciò
che non seppe nominare, tanto lontano.
Traduzione di Laura Branchini
La notte lentamente
Juan Gelman
tutto nel silenzio;
sempre di corsa
e attento...
succèdere
v. intr. [dal lat. succedĕre, comp. di sub- «sotto» e cedĕre «andare»; propriam. «andare sotto»] (pass. rem. io succèssi o anche, escluso il sign. 3, io succedéi o succedètti, tu succedésti, ecc.; part. pass. succèsso o, escluso il sign. 3, succeduto; aus. essere). – Vocabolario TRECCANI
1. Subentrare, prendere il posto di un altro in una carica, in un titolo, nella proprietà o nel possesso di beni, ecc.: ad Augusto, primo imperatore romano, successe (o succedette) Tiberio; il professore vorrebbe che, andando in pensione, gli succedesse nella cattedra uno dei suoi allievi; il padre è morto, e nella direzione dell’azienda sono successi (meglio succeduti) i due figli. Nell’uso ant., spettare in proprietà, riferito a beni: non avea alcun erede, né a chi legittimamente succedesse il suo (Sacchetti).
2.
a. Seguire, venire dopo in ordine spaziale: proseguendo verso nord all’altopiano succede l’alta montagna.
b. Con riferimento a fenomeni e avvenimenti in genere, venire dopo, cioè seguire, presentarsi posteriormente: all’alba succede il tramonto; al lampo succede il tuono; a un giorno ne succedeva un altro senza che nulla cambiasse; anche, susseguirsi come effetto o conseguenza di un altro o di altri fenomeni o avvenimenti: a quelle parole successe un putiferio; perduta la riputazione, si perde la benivolenza, e in luogo di quella succede lo essere disprezzato (Guicciardini).
c. ant. Avere effetto, riuscire: non gli successe il disegno (Machiavelli); di ferir lui Non gli successe, ma del grande Acate Graffiò la coscia lievemente (Caro).
3. Accadere, avvenire, sia in dipendenza causale da altri avvenimenti o in relazione di semplice posteriorità con essi: temevo che succedesse uno scandalo; fa’ in modo che non succedano complicazioni; ha lasciato aperto il gas ed è successo un disastro; non ricordo più ciò che successe poi; sia con riferimento al puro e semplice verificarsi di un fatto: ciò è successo molti anni fa; un giorno successe che, tornando a casa, fu aggredito e derubato; dev’essere successo un incidente; che cosa ti è successo?; sono cose che succedono, modo di dire con cui si esprime l’accettazione rassegnata di un caso increscioso o si esorta alla rassegnazione.
4. Nel rifl., succedersi, con valore reciproco, presentarsi uno dopo l’altro, susseguirsi: gli alberi si succedevano alla distanza di quattro metri l’uno dall’altro; i rintocchi si succedevano sempre più rapidi; quest’anno è stato un continuo succedersi di fatti preoccupanti; le autocolonne si succedevano a intervalli regolari. ◆ Part. pres. succedènte, con funzione verbale, non com., e nell’uso letter. anche (ma raro) come agg.: gli uomini si riducono ad abbandonare le proprie terre da una di queste quattro cagioni, ... l’una succedente all’altra (Vico); [le api] più e più succedenti invide ronzano A far lunghi di sé aërei grappoli (Foscolo), susseguendosi le une alle altre in sempre maggior numero.
1. Subentrare, prendere il posto di un altro in una carica, in un titolo, nella proprietà o nel possesso di beni, ecc.: ad Augusto, primo imperatore romano, successe (o succedette) Tiberio; il professore vorrebbe che, andando in pensione, gli succedesse nella cattedra uno dei suoi allievi; il padre è morto, e nella direzione dell’azienda sono successi (meglio succeduti) i due figli. Nell’uso ant., spettare in proprietà, riferito a beni: non avea alcun erede, né a chi legittimamente succedesse il suo (Sacchetti).
2.
a. Seguire, venire dopo in ordine spaziale: proseguendo verso nord all’altopiano succede l’alta montagna.
b. Con riferimento a fenomeni e avvenimenti in genere, venire dopo, cioè seguire, presentarsi posteriormente: all’alba succede il tramonto; al lampo succede il tuono; a un giorno ne succedeva un altro senza che nulla cambiasse; anche, susseguirsi come effetto o conseguenza di un altro o di altri fenomeni o avvenimenti: a quelle parole successe un putiferio; perduta la riputazione, si perde la benivolenza, e in luogo di quella succede lo essere disprezzato (Guicciardini).
c. ant. Avere effetto, riuscire: non gli successe il disegno (Machiavelli); di ferir lui Non gli successe, ma del grande Acate Graffiò la coscia lievemente (Caro).
3. Accadere, avvenire, sia in dipendenza causale da altri avvenimenti o in relazione di semplice posteriorità con essi: temevo che succedesse uno scandalo; fa’ in modo che non succedano complicazioni; ha lasciato aperto il gas ed è successo un disastro; non ricordo più ciò che successe poi; sia con riferimento al puro e semplice verificarsi di un fatto: ciò è successo molti anni fa; un giorno successe che, tornando a casa, fu aggredito e derubato; dev’essere successo un incidente; che cosa ti è successo?; sono cose che succedono, modo di dire con cui si esprime l’accettazione rassegnata di un caso increscioso o si esorta alla rassegnazione.
4. Nel rifl., succedersi, con valore reciproco, presentarsi uno dopo l’altro, susseguirsi: gli alberi si succedevano alla distanza di quattro metri l’uno dall’altro; i rintocchi si succedevano sempre più rapidi; quest’anno è stato un continuo succedersi di fatti preoccupanti; le autocolonne si succedevano a intervalli regolari. ◆ Part. pres. succedènte, con funzione verbale, non com., e nell’uso letter. anche (ma raro) come agg.: gli uomini si riducono ad abbandonare le proprie terre da una di queste quattro cagioni, ... l’una succedente all’altra (Vico); [le api] più e più succedenti invide ronzano A far lunghi di sé aërei grappoli (Foscolo), susseguendosi le une alle altre in sempre maggior numero.
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