mercoledì 15 ottobre 2014

Seduzione

 
fui sedotto dagli occhi,
dallo sguardo suadente;
un attimo di labbra,
un accenno di riso
e i capelli...
ordinati e raccolti...
 
 
Giovinetta con bicchiere di vino
(La dama con due gentiluomini)
1660 circa, olio su tela, Brunswick, Herzog Anton Ulrich-Museum

seduzióne
(ant. soduzióne o sodduzióne)
s. f. [dal lat. seductio -onis, der. di seducĕre «sedurre» (propr. «il tirare in disparte, separazione»), nel signignificato assunto nel linguaggio eccles.]. –

1.
a. letter. Genericam., azione diretta a indurre al male, mediante allettamenti, e il risultato di tale azione; corruzione.
b. estens. Capacità di sedurre, attrattiva, fascino: la s. della musica, della poesia, dell’arte; cedere, resistere alle s. del successo, del denaro; la sua s. è irresistibile; un attore capace di esercitare una grande s. sul pubblico.

Talora, le cose stesse che seducono: le s. della vita, del mondo.

2.
Con senso specifico, nel diritto italiano, delitto contro la moralità pubblica e il buon costume commesso da chi, con promessa di matrimonio e facendosi credere celibe, ha rapporti sessuali con una donna minorenne (è stato abrogato nel 1996).

Vocabolario TRECCANI

 


 
Le seduzioni
 
Colei che ha gli occhi aperti ad ogni luce
e comprende ogni grazia di parola
vive di tutto ciò che la seduce.
Io vado attenta, perchè vado sola,
il mio sogno che sa goder di tutto,
se sono un poco triste mi consola.
In succo io ho spremuto ogni buon frutto,
ma non mi volli sazïare e ancora
nessun mio desiderio andò distrutto.
Perciò, pronta al fervor, l'anima adora
per la sua gioia, senza attender doni,
e, come un razzo in ciel notturno,
ogni ora mi sboccia un riso di seduzïoni.
 
Amalia Guglielminetti
 

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