martedì 7 ottobre 2014

Ricordo

Secondo ricordo
… risonare di baci e batter d’ali…
(G.A. Bécquer)
 
Anche prima,
molto prima della ribellione delle ombre,
prima ancora che nel mondo cadessero piume incendiate
e che un uccello potesse essere ucciso da un giglio.
Prima, prima che tu mi domandassi
il numero e il sito del mio corpo.
Molto prima del corpo.
Al tempo dell’anima.
Quando tu apristi nella fronte, non coronata, del cielo
la prima dinastia del sogno.
Quando tu, osservandomi nel nulla,
inventasti la prima parola.
Allora, il nostro primo incontro.
 
Rafael Alberti
 


Dusan Jovanovic, Nel cassetto dei ricordi
  
i ricordi impegnano,
si stagliano,
nitidi?,
confusi?,
assoluti?
a volte struggono,
a volte salvificano...
 

ricordo [ri-còr-do] s.m.

1 L'atto, il fatto di ricordare una persona o una cosa: si commosse al r. del figlio lontano, dei tempi passati; richiamo di qlco. o qlcu. alla mente, alla memoria: ti lascio questo libro in r. della nostra amicizia; ciò che si ricorda: vivere di r.; memoria di qlcu. o qlco. che è rimasta impressa nella mente: ha lasciato un buon r. di sé || in r., a r., perché la memoria rimanga viva (formula presente su lapidi funerarie o commemorative): gli amici a perenne r. posero.
2 Oggetto conservato o da conservare per mantenere o dimostrare la memoria di una persona, di un avvenimento, di un luogo: quel gioiello è un r. di famiglia; souvenir: ti ho portato un r. dalla Cina.
3 estens. Segno rimasto come conseguenza di un evento, di solito negativo: le cicatrici erano un r. dell'incidente
  •  In funzione di agg. inv., che serve a far ricordare: foto r.

Dizionario Corriere della Sera

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