(o fin che) cong. - Vocabolario TRECCANI e Wikipedia)
Fino a che, fino a tanto che, fino a quando; indica il perdurare di una cosa o di un fatto per tutto il tempo in cui dura un’altra cosa o un altro fatto o non se ne verifica uno nuovo; generalmente usato con il modo indic.: f. c’è vita c’è speranza; restate f. volete; gridò fin che ebbe fiato in corpo; E tu onore di pianti, Ettore, avrai ... f. il Sole Risplenderà su le sciagure umane (Foscolo).
In frasi negative indica invece che una cosa non può o non deve accadere fino al momento in cui non se ne verifica un’altra: non ti muovere f. non lo dico io; non aprì f. non l’ebbe riconosciuto.
Nell’uso letter. anche con il modo congiuntivo: Seguirò l’ombra di quel dolce lauro ... Fin che l’ultimo dì chiuda quest’occhi (Petrarca).
Nell’uso letter. anche con il modo congiuntivo: Seguirò l’ombra di quel dolce lauro ... Fin che l’ultimo dì chiuda quest’occhi (Petrarca).
derivato per composizione di fino e da che, nel significato di "fino a che".
«Io, Giovanni, vidi salire dall'oriente' un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: non devastate la terra né il mare, né le piante finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio»
(Apocalisse di Giovanni 7,2-3, testo CEI 2008).
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Finché...
Questi tetti
che palpitano come mani insanguinate sotto la luna
e le strade bagnate che brillano come coltelli...
- Lasciatemi, lasciatemi stare,
non parlatemi della gita di domani
del vostro abito nuovo non mi dite
non misuratemi il battito del polso
non fasciatemi la fronte con carezze.
La mia febbre non durerà
finché mi accenderanno intorno orrendi fuochi
finché vorticheranno intorno le finestre
di prigioni e ospedali,
continuerò ad avere questi incubi,
produrrò questo vaniloquio
finché durerà il tremore della Libertà per le strade
finché nella foschia delle albe
le rose degli spari delle esecuzioni spalancheranno gli occhi.
Viron Leondaris
Questi tetti
che palpitano come mani insanguinate sotto la luna
e le strade bagnate che brillano come coltelli...
- Lasciatemi, lasciatemi stare,
non parlatemi della gita di domani
del vostro abito nuovo non mi dite
non misuratemi il battito del polso
non fasciatemi la fronte con carezze.
La mia febbre non durerà
finché mi accenderanno intorno orrendi fuochi
finché vorticheranno intorno le finestre
di prigioni e ospedali,
continuerò ad avere questi incubi,
produrrò questo vaniloquio
finché durerà il tremore della Libertà per le strade
finché nella foschia delle albe
le rose degli spari delle esecuzioni spalancheranno gli occhi.
Viron Leondaris
Traduzione di Nicola Crocetti
Poeti greci del Novecento
a cura di Nicola Crocetti e Filippomaria Pontani
Arnoldo Mondadori Editore 2010
Poeti greci del Novecento
a cura di Nicola Crocetti e Filippomaria Pontani
Arnoldo Mondadori Editore 2010
già...
fino a quando?
fino a quando?
è un pensiero
che ricorre
che ricorre
insegue le frasi
nel cervello
nel cervello
si adagia
quando viene sonno;
quando viene sonno;
un contesto diverso,
un attimo svanito,
finchè...
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