Il ragno e l'ape
Una mattina di primavera un'ape operaia andava girovagando da un fiore all'altro in cerca di polline.
All'improvviso, uscendo da una corolla, cascò nella rete di un ragno.
Nascosta dietro una foglia, il piccolo ragno si rallegrò ed accorse.
- Sei un traditore! - gli gridò l'ape. - Tendi le tue trappole per uccidere chi lavora! -
Il ragno si avvicinò ancora di più, e l'ape, voltandosi, cercò di colpirlo sfoderando dall'addome il lungo pungiglione.
Ma il ragno si scansò in tempo e le saltò addosso.
- Ape, con che diritto osi giudicarmi? - le rispose tenendola stretta. - Tu sei come la frode: hai il miele in bocca e di dietro il veleno. -
Una mattina di primavera un'ape operaia andava girovagando da un fiore all'altro in cerca di polline.
All'improvviso, uscendo da una corolla, cascò nella rete di un ragno.
Nascosta dietro una foglia, il piccolo ragno si rallegrò ed accorse.
- Sei un traditore! - gli gridò l'ape. - Tendi le tue trappole per uccidere chi lavora! -
Il ragno si avvicinò ancora di più, e l'ape, voltandosi, cercò di colpirlo sfoderando dall'addome il lungo pungiglione.
Ma il ragno si scansò in tempo e le saltò addosso.
- Ape, con che diritto osi giudicarmi? - le rispose tenendola stretta. - Tu sei come la frode: hai il miele in bocca e di dietro il veleno. -
Leonardo Da Vinci
Prato
Bagnato di pioggia o rugiada,
gli steli piegati, un inchino;
nel mondo nascosto si beve
e fragranze nell'aria
ai primi raggi di sole.
Ramingo un refolo di vento
accarezza il verde mare,
qualche petalo vola
una farfalla si posa.
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
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