giovedì 12 giugno 2014

Mani

Quale strumento delle più importanti azioni umane, la mano assume, nelle visioni del mondo di tutti i tempi, significati simbolici che i vari sistemi religiosi valorizzano in miti e pratiche rituali.
La m. è per lo più simbolo di potere (la m. di Dio nella Bibbia e nel Corano, la m. di determinate divinità nel Ṛgveda ecc.). La m. divina è anche elargitrice di beni (in raffigurazioni egiziane della XVIII dinastia i raggi del Sole, il dio Aton, terminano in mani; nella iconografia cristiana medievale la m. che spunta da nubi è la m. di Dio).
Anche alla m. umana si attribuiscono poteri speciali, se si pensa ai gesti della benedizione, della preghiera, del giuramento ecc. Nelle pratiche religiose e magiche gli ammalati vengono toccati con la m. dagli iniziati che presumono di avere potere taumaturgico.
La m. stessa ha virtù protettrici: sono noti i gesti apotropaici della m. tuttora diffusi in diverse culture. Perciò molti amuleti sono a forma di m., per lo più facente determinati gesti.
La m., d’altro canto, può essere caricata di valenze negative, come ha mostrato R. Hertz (1909) in relazione all’universale dicotomia tra m. destra, considerata pura, quotidiana, normale, e m. sinistra, con la quale vanno invece compiute azioni di volta in volta reputate impure, pericolose, negative o malefiche (dalla rete TRECCANI).


L'albero m'è penetrato nelle mani,
La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,
L'albero m'è cresciuto nel seno -
Profondo,
I rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
Sei muschio,
Sei violette trascorse dal vento -
Creatura - alta tanto - tu sei,
E tutto questo è follia al mondo.

Ezra Pound

 

 
rami,
diritti,
contorni,
come dita
di mani
nei capelli
del cielo...

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