sabato 22 marzo 2014

Poesia e quadro

Primo verde

I primi verdi escono
e disegnano finalmente colore,
in un tacito sole risplende
la traccia del mondo;
un merlo canticchiando
mi presenta al mattino.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

V. Van Gogh, Campo verde di grano (1889), Praga

 
CAMPO VERDE DI GRANO è un'opera poco conosciuta di Van Gogh, ma non per questo meno intensa di altre. La costruzione del quadro risponde al tradizionale metodo dell'artista: il campo di grano col primo piano scuro , la zona al centro più luminosa e uno sfondo scuro e movimentato. La superficie piatta della tela è scossa dal movimento oscillante delle spighe, ancora verdi, al passaggio del vento. La pennellata è lunga e traccia linee dritte, ravvivate ora dal verde, ora dal giallo brillante. In basso a sinistra la massa erbosa è accesa da pennellate di azzurro. Questo dipinto è il prodotto di una fase sperimentale durante la quale Van Gogh si proponeva di raggiungere una maggiore astrazione formale; in questo faticoso passaggio, l'artista traeva ispirazione dalla pittura dell'amico Gauguin che, seppur lontano, continuava ad essere per lui un costante riferimento. L'ambizione di Van Gogh era quella di riuscire a riprodurre la naturale bellezza del paesaggio vergine nella maniera più spontanea possibile. Forse il migliore risultato di questo esperimento - testimoniato anche da una lunga e bella serie di disegni - è CAMPO DI GRANO CON CIPRESSO (National Galery di Londra) che risale al settembre 1889. In questo quadro le linee sono maggiormente ondeggianti e chiudono masse e zone cromatiche: viene così creandosi una perfetta simbiosi tra colore e segno. Non è un caso, infatti, che l'elemento più interessante del dipinto di Londra sia il movimento del cipresso scuro che, seppure già presente anche nel quadro che presento ora, assume un movimento di grande spettacolarità: Van Gogh fu così entusiasta di questo lavoro che lo replicò per una copia da offrire alla madre. La tela, né firmata e né datata, fu dipinta da Vincent Van Gogh a Saint-Rémy nel giugno del 1889, durante uno dei permessi a lui concessi dal direttore dell'istituto in cui era ricoverato, per recarsi a dipingere nella rigogliosa campagna provenzale. Esistono molte lettere che mostrano l'intenzione di Van Gogh di partecipare con questa e altre tele con lo stesso soggetto alla mostra che Paul Gauguin e Emile Bernard andavano organizzando al Café Volpini a Parigi. Attualmente l'opera, per quanto mi risulta, è conservata nella Narodni Galerie di Praga, dove sono diversi capolavori della pittura e della scultura francese, databili agli ultimi anni dell'Ottocento (dalla rete).

Nessun commento:

Posta un commento