giovedì 13 marzo 2014

Estasi

èstaṡi s. f.
[dal lat. tardo ecstăsis, gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente (per paura, dolore, ecc.)», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» e, come intr. e nel medio, «uscire di sé»].
– 1. Genericam., stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propr., nella mistica, il rapimento dell’anima che al culmine della sua esperienza religiosa, perduta la coscienza del mondo fisico e di ogni legame corporeo, si innalza alla contemplazione del divino ed entra in immediata comunione con esso: essere rapito in e., andare in estasi. Nell’uso com., fig., essere in e., andare in e., essere compreso d’intensa ammirazione, provare vivo godimento per cosa che riempia di sé tutta l’anima: andare in e. davanti a una statua, nel sentire la musica, nel guardare un tramonto; e mandare, rapire in e., mettere in tale condizione di spirito; fam., essere in e., di persona che appaia assente con la mente, distratta. - 2. Per analogia, in psichiatria, manifestazione accessionale osservabile in soggetti nevrotici (isterici, mitomani) o psicotici (schizofrenici, paranoici, ecc.), caratterizzata da stupore, smarrimento dei sensi e dell’intelletto.
- 3. non com. Forma italianizzata dell’ingl. ecstasy (v.).
Vocabolario TRECCANI

Estasi

Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stesse, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni
, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci congiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.

Carol Ann Duffy
Traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera


il tempo,
quello che scorre
in fiume di cose,
quello che invecchia...


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