mercoledì 12 febbraio 2014

Offerta

In generale un'offerta è quanto si propone di dare in cambio di qualcosa.
In ambito economico, la relazione tra quantità e prezzo è direttamente proporzionale, cioè all'aumentare del prezzo di un bene aumenta anche la quantità offerta, che invece diminuisce al diminuire del prezzo. L'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo misura la variazione percentuale della quantità offerta divisa per la variazione percentuale del prezzo. In economia, la sensibilità dell'offerta rispetto al prezzo comporta, come per la domanda, diverse soluzioni. Si può verificare, infatti, una offerta anelastica, elastica o a elasticità unitaria.
In un mercato, l'offerta è anche l'insieme dei beni o servizi che soddisfano un certo bisogno, detto domanda.
Nel linguaggio commerciale e pubblicitario, offerta vuol dire generalmente offerta speciale, cioè un prezzo favorevole praticato a scopo di promozione per un tempo breve. Il pubblico è abituato a scegliere i prodotti offerti a condizioni di favore, talora con sistemi ingannevoli.
L'offerta è detta anche ostia quando è l'oggetto di un sacrificio (olocausto) alla divinità; in alcune religioni, questo serve a propiziarle; in altre, può essere il mezzo d'una comunione mistica.
Ci sono poi le offerte per una causa, che sono compensate dalla fama o (se sono anonime) solamente dal merito: in tal senso un'offerta può servire a espiare le colpe commesse. Talora queste offerte vengono estorte con varie tecniche di manipolazione (da wikipedia).


Lieve offerta

Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia –
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre –
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago –
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda –
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco –
sulle oscure voragini
della terra.

Antonia Pozzi
5 dicembre 1934



anch'io vorrei,
basta spaventi,
basta
angosciose nottate,
anch'io vorrei,
anzi
voglio...

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