etèrno (ant. ettèrno) agg. e s. m.
[dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età].
– 1. agg.
Che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine, detto spec. di Dio e dei suoi attributi o di quanto da Lui procede: Dio è e.; il Padre e., l’e. amore, la giustizia e., l’e. consiglio; O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi (Dante).
- 2. agg.
a. Che ha o ha avuto principio ma non avrà fine: la gloria e. del paradiso; le pene e. dell’inferno; il sonno e., la morte; Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno (Foscolo); e con riferimento diretto all’esistenza ultraterrena: la vita e., la ricompensa e., l’e. gaudio, il fuoco e.; la morte e., la dannazione dell’anima; l’e. riposo, dei giusti in paradiso (v. anche requiem).
b. estens. Destinato a durare quanto il mondo: fama, gloria e.; il suo nome durerà e.; l’e. femminino (v. femminino); odio e.; amicizia e. fra due popoli; la Città e., Roma; E sull’eterne pagine Cadde la stanca man (Manzoni). Che durerà quanto la vita dell’uomo: promettere gratitudine e.; giurare e. amore.
c. Iperb., che dura (o è durato o durerà) molto tempo: ha fatto un discorso e.; mi ha assicurato che questi mobili sono eterni; sono stufo di ascoltare i suoi e. lamenti; eccolo, quell’e. seccatore!
d. Continuo, ininterrotto: in quelle regioni è eterna primavera; lampada e., la luce che arde ininterrottamente davanti al Ss. Sacramento.
- 3. s. m.
L’Eterno, Dio; gli e., gli dei (secondo una concezione pagana): il maggior dono che gli eterni avessero fatto e potuto fare ai mortali (Leopardi). Con valore neutro, l’eternità, la vita ultraterrena: il temporale e l’e.; Io, che al divino da l’umano, A l’etterno dal tempo era venuto (Dante); e mi sovvien l’eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei (Leopardi). Locuz. avv., in eterno, eternamente, per l’eternità, senza limite di tempo: la gloria del suo nome vivrà in e.; Udirà quel ch’in etterno rimbomba (Dante); ab eterno, v. ab aeterno. ◆ Avv. eternaménte, per l’eternità, per sempre: non si vive eternamente; per tutta la vita: le promise di amarla eternamente; per iperbole, sempre, costantemente: mi è eternamente alle costole.
(dizionario Treccani)
Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla
Giuseppe Ungaretti
fiori recisi
invecchiano
in cristalli opachi
come occhi
che piangono...
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