domenica 8 settembre 2013

Robert Frost

Robert Frost
nacque a San Francisco, figlio di Isabelle Moodie, scozzese, e William Prescott Frost, Jr., un discendente dei coloni che giunsero nel New Hampshire nel 1634. Frost visse in California fino all'età di 11 anni. Dopo la morte del padre si trasferì, con la madre e la sorella, nel Massachusetts, presso la casa dei nonni paterni. Si iscrisse al Dartmouth College nel 1892, e più tardi ad Harvard, ma non prese mai una laurea regolare. Frost si dedicò a numerose occupazioni dopo aver lasciato la scuola, lavorando come insegnante, calzolaio ed editore dell'opera Sentinel di D. H. Lawrence. La sua prima poesia, My Butterfly, fu pubblicata l'8 novembre del 1894, nel quotidiano The Independent. Nel 1895, Frost sposò Elinor Miriam White, che diventò la più grande fonte d'ispirazione per le sue poesie fino alla sua morte, avvenuta nel 1938. La coppia si trasferì in Inghilterra nel 1912, dopo il fallimento della loro fattoria. Fu all'estero che Frost incontrò e fu influenzato da numerosi poeti contemporanei britannici come Edward Thomas, Rupert Brooke e Robert Graves. Mentre si trovava in Inghilterra, Frost strinse amicizia con il poeta Ezra Pound, che lo aiutò a promuovere e pubblicare i suoi lavori. Nel 1915 F. ritornò negli U.S.A., aveva già pubblicato 2 raccolte complete: A Boy's Will e North of Boston, e la sua reputazione si affermò completamente. Negli anni venti fu il più celebre poeta in America, e con ogni nuovo libro la sua fama e i suoi onori (inclusi i suoi 4 premi Pulitzer per la Letteratura) crebbero. Le sue opere sono principalmente associate al mistero e al pavore insiti nella natura ed alla vita ed ai paesaggi del New England; sebbene fosse un poeta che utilizzò forme e metrica tradizionali, rimase distaccato dai movimenti letterari e dalle mode del suo tempo. È considerato per questo il padre della poesia moderna. Robert Frost visse molti anni in Massachusetts e Vermont, e morì a Boston, nell'inverno del 1963. Fu uno dei poeti preferiti di John Fitzgerald Kennedy. La vita di Frost fu costellata da innumerevoli tragedie. Quando aveva solamente undici anni, suo padre morì di tubercolosi, e il suo testamento lasciava solamente otto dollari per la sua famiglia. La madre di Frost morì di cancro nel 1900 e nel 1920, Frost dovette prendere la decisione di mandare la sua sorellina all'ospedale psichiatrico dove morì nove anni più tardi. Queste malattie psichiatriche erano chiaramente ereditarie e anche Frost soffrì di depressione come sua madre. Sua figlia Irma fu mandata in un ospedale psichiatrico nel 1947 e anche la moglie di Frost, Elinor, soffrì di tanto in tanto, di depressione. Frost lasciò solamente Lesley e Irma quando morì nel 1963. Sua moglie, che aveva sofferto di problemi cardiaci tutta la sua vita, morì nel 1938 a seguito di un arresto cardiaco soltanto un anno dopo che le fu diagnosticato il cancro al seno. Le sue esperienze hanno influenzato le sue poesie, che malgrado tutti questi orrori, contengono immagini dolci e tranquille e vogliono dare una speranza ai suoi lettori (da wikipedia).


Quel che dissero i cinquant'anni

Quand'ero giovane erano i vecchi i miei maestri.
Lasciai fuoco per forma fino a spegnermi.
Soffrivo come un metallo che fosse forgiato.
Andavo a scuola dai vecchi per imparare il passato.

Ora che sono vecchio ho per maestri i giovani.
Quel che non può modellarsi dev'essere infranto o piegato.
Lezioni mi torturano che riaprono antiche suture.
Vado a scuola dai giovani per imparare il futuro.

Robert Frost


gemiti infiniti
su assi cartesiane
per creare andamenti
per vedere le cose...

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