sabato 10 agosto 2013

Un ricordo tra poesia e riflesso

La farfalletta

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
a volo sorpresa
gentil farfalletta,
e tutta giuliva
stringendola viva,
gridava a distesa:
”L’ ho presa! L’ ho presa!”
A lei supplicando,
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu si mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh! Lasciami;
anch’io
son figlia di Dio!”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.

Luigi Sailer

farfalle sparse...e fiori,
il profumo dell'erba,
il fieno non ancora ingiallito;
i passi incerti, la voce,
una canzone nel vento
il bastone sui sassi...

"La Vispa Teresa" o "La Farfalletta" è una antica filastrocca per bambini scritta da Luigi Sailer (1825 Milano -1885 Modena, insegnante) e dedicata ad una principessina di Savoia-Carignano.
Già lo stesso autore aveva più volte rimaneggiato "La farfalletta" anche dopo la sua pubblicazione, come riferisce Renato Simoni sul Corriere della Sera dell'11 Marzo 1922: ma Trilussa - pseudonimo di Carlo Alberto Salustri (Roma, 1871-1950) - ne compose, nel 1917, una spiritosa continuazione dove Teresa, dopo una vita allegra e disinvolta, invecchia dietro un banco di tabaccheria e, divenuta devota, frequenta assiduamente la parrocchia recitando preghiere ed annusando tabacco in polvere secondo l'uso frequente delle donne anziane di quel tempo.
Noi tutti sappiamo qual è la versione a noi più cara, ma ci è comunque sembrato carino riportarne le Origini Storiche (dalla rete).

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