Le rondini andrebbe analizzata ed approfondita con l'ausilio di troppo tempo (anche perché proprio del tempo essa tratta) ma di tempo - ovvero di spazio - qui non ne vogliamo occupare materialmente troppo, per evitare di tediarvi. Essa costituisce, noteremo tuttavia, un esempio del Betocchi ermetico (cioè del Betocchi filosofo tra virgolette). Cosí, semplificando di molto le cose, suggeriremo che le rondini sono dei cerchi di vita inconsumata e dunque perfetta - il cerchio rappresentava per molte delle società mediterranee antiche la completezza, la perfezione della linea ininterrotta coniugante divinità, morte e vita -; le rondini sono, quindi, degli animali sacri o addirittura delle anime in senso cattolico, poiché godono del tempo assoluto, quello trascendente estraneo all'immanenza cronologica. Questi cerchi-anime, dunque, in quanto riassuntivi della vita e della ultravita, calano, guidati dal suono di campane divino, sui nostri cieli terreni e, assorbite le esperienze della vita materiale umana, tornano all'onda antica (cioè all'eternità), (dalla rete).
Le rondini
Le rondini, bei cerchi della vita,
intatti e non vissuti,
senza che il tempo azzurro li soverchi,
son tempi in cui non vige una misura
sommersi dentro un suono di campane
che li innalza e li abbassa,
che forano e trapassano,
per ritornare fertili di vita
e privi di ricordi, a l'onda antica.
intatti e non vissuti,
senza che il tempo azzurro li soverchi,
son tempi in cui non vige una misura
sommersi dentro un suono di campane
che li innalza e li abbassa,
che forano e trapassano,
per ritornare fertili di vita
e privi di ricordi, a l'onda antica.
Carlo Betocchi
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