domenica 2 dicembre 2012

Frammento, poesia e riflesso

XI. FRAMMENTO,
Dicembre
Attraverso la neve, dal giardino, sale
quell'aria delle fragole che allora, con fragile
incrinatura, Montale canticchiava con il capo
piegato sopra un piatto di minestra.
Ora che alla finestra il gelo si rapprende,
una minuscola bava spezza il cerchio chiuso
fra le labbra e la voce, ridiscende al vuoto
di un cielo annuvolato di dicembre:
noi restiamo quaggiù, senza più attendere.
ROBERTO SANESI
(da “La differenza”, 1988)


così ora parla il freddo,
le rive addormentate dei fossi,
le foglie appese appena;
io ritrovo vigore nel sogno
io riprovo ad accendere lumi...

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