DONNA
Quand'eri
giovinetta pungevi
come una mora di macchia. Anche il piede
t'era un'arma, o selvaggia.
Eri difficile a prendere.
Ancora
giovane, ancora
sei bella. I segni
degli anni, quelli del dolore, legano
l'anime nostre, una ne fanno. E dietro
i capelli nerissimi che avvolgo
alle mie dita, più non temo il piccolo
bianco puntuto orecchio demoniaco
Quand'eri
giovinetta pungevi
come una mora di macchia. Anche il piede
t'era un'arma, o selvaggia.
Eri difficile a prendere.
Ancora
giovane, ancora
sei bella. I segni
degli anni, quelli del dolore, legano
l'anime nostre, una ne fanno. E dietro
i capelli nerissimi che avvolgo
alle mie dita, più non temo il piccolo
bianco puntuto orecchio demoniaco
Umberto Saba
mi ricordo il salato,
un sapore strano in bocca
ed i baci rubati
e gli anfratti, i luoghi...
Nel Simposio di Platone, Aristofane cerca di spiegare in che cosa consiste l’amore e dice che all’inizio ciascuno costituiva un intero.
Racconta che in principio l'uomo era perfetto, bastava a sé stesso ed era felice.
Aveva quattro gambe e quattro braccia e riusciva a utilizzare tutti gli otto arti per muoversi..
Aveva due volti, quindi riusciva ad avere una panoramica visiva a 360 gradi.
In realtà non esisteva una distinzione tra uomini e donne, c'erano solo questi individui perfetti e felici (il mito dell'androgino).
Solo che un giorno, Zeus, il quale era geloso della loro perfezione, li divise tutti a metà e li disperse ovunque.
Da quel giorno l'uomo ha iniziato a cercare disperatamente la sua metà, perché senza di lei egli si sentiva incompleto, infelice.
Purtroppo, per quanti tentativi facesse, l'uomo non riusciva mai a trovare la sua metà esatta (dalla rete).
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