Lirica
Oh, dove prima al limite del giorno
s’appiattava una forza ordinatrice,
quale scoscendimento pauroso
che mi rimonta sulla stessa ruota,
sulla ruota del giorno e del tormento?
E dove il digiuno di un incontro
rovesciare codeste verità?
Ah, fantasmi di te, mille fantasmi
arsi di sete, tutti, alla mia fonte!
Una forza stranissima si insinua
nelle mie labbra docili e le incurva;
io ruoto, sento, sul mio desiderio
schiava di un magnetismo che mi ha vinta.
La corsa dopo invaderà il mio corpo
che la esercita in sé, nel suo tormento,
per superare ciecamente il solco
dove tu, assente, non puoi più fiorire.
Ardo di mille musiche diverse,
ma dove è tempo di un incontro nuovo,
resiste il “poter essere” di te.
Alda Merini
soavemente accingo
le mie mani al volto
di chi mi fu guida sicura;
ora spesso giace
in silente pensiero,
la guardo, commosso,
capisco che ora
lei vola lontano...
lontano nel tempo
RispondiEliminamantenute memorie,
oltre i consueti confini
dove nascono nuove realta'...
vola lo spirito in azzurre terre
dove non tramontano i nostri sogni....
"poesieinsmalto"
Annamaria,
RispondiEliminavicino, nel cuore,
le solite cose.
Gujil