Poesia del Sabato
Fra l’idea e il pomeriggio calava l’azzurro
e sempre più azzurre sono le ali della mia sdraio
mentre contemplo il Gran Premio di strane
emozioni che scaturiscono dall’auto sacrificio
di sei caffè prima di qualcosa di solido.
Scriverò un inno alle mosche!
Il caldo fa cose tremende al mio senso della moda,
il mio senso della moda fa cose tremende ai passanti,
i passanti vanno tutti alla spiaggia
quando i nasi escono in un rosa da bambino
e le pance luccicano come oro del deserto.
O campi di roulotte! O signor gelataio!
Le foglie del mio albero preferito fra poco
scoppieranno in fiamme, voteranno imparziali,
parleranno seriamente di attenzione all’infanzia.
Lascia che gli angeli della loquacità scrivano romanzi
senza peccato o merito, lascia che gli sporchi ex-realisti
sciolgano i capelli e confessino i Pan di Spagna
somministrati in eleganti piatti di porcellana in case a schiera.
Quando rinfrescherà, l’aspirapolvere ed io
balleremo e balleremo e balleremo e balleremo.
e sempre più azzurre sono le ali della mia sdraio
mentre contemplo il Gran Premio di strane
emozioni che scaturiscono dall’auto sacrificio
di sei caffè prima di qualcosa di solido.
Scriverò un inno alle mosche!
Il caldo fa cose tremende al mio senso della moda,
il mio senso della moda fa cose tremende ai passanti,
i passanti vanno tutti alla spiaggia
quando i nasi escono in un rosa da bambino
e le pance luccicano come oro del deserto.
O campi di roulotte! O signor gelataio!
Le foglie del mio albero preferito fra poco
scoppieranno in fiamme, voteranno imparziali,
parleranno seriamente di attenzione all’infanzia.
Lascia che gli angeli della loquacità scrivano romanzi
senza peccato o merito, lascia che gli sporchi ex-realisti
sciolgano i capelli e confessino i Pan di Spagna
somministrati in eleganti piatti di porcellana in case a schiera.
Quando rinfrescherà, l’aspirapolvere ed io
balleremo e balleremo e balleremo e balleremo.
Tolhurst Hugh
Claude Monet, Casa di campagna, 1878 |
sabato di fresco
dietro la finestra,
la tenda che ondeggia
mi culla un pensiero
che brilla al mattino
sotto un raggio di cielo...
Sabato è il giorno della settimana tra il venerdì e la domenica, dal latino sabbatum derivante a sua volta dall'ebraico shabbat, giorno dedicato al riposo.
Per il mondo romano, prima dell'avvento del Cristianesimo, era Saturni dies, giorno di Saturno, utilizzato oggi nei paesi di lingua inglese (Saturday) e del Nord Europa.
Per l'ebraismo è un giorno sacro di astensione da qualsiasi opera creatrice e dunque anche dal lavoro (Esodo 20, 10) e di celebrazione dell'opera salvatrice di Dio (Deuteronomio 5, 12-15), prescritto nei dieci comandamenti (vedi Shabbat).
Alcune denominazioni cristiane dell'Avventismo millerita, tra cui la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, gli Avventisti del Settimo Giorno del Movimento di Riforma, i Davidiani e la Vera Chiesa di Gesù, osservano il riposo dalla sera del venerdì a quella del sabato, così come raccomandato dalla Bibbia (da wikipedia).
Alcune denominazioni cristiane dell'Avventismo millerita, tra cui la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, gli Avventisti del Settimo Giorno del Movimento di Riforma, i Davidiani e la Vera Chiesa di Gesù, osservano il riposo dalla sera del venerdì a quella del sabato, così come raccomandato dalla Bibbia (da wikipedia).
Grazie per questo incantevole post, Gujil.
RispondiEliminaCiao,
Lara
Lara,
RispondiEliminaun grazie va a te che mi leggi con pazienza e benevolenza.
Buona Domenica
Gujil
Annamaria,
RispondiEliminascusa per errore ho involontariamente eliminato il tuo commento.
Mi sento un verme, so che è difficile ma mi piacerebbe tu lo potessi ripostare.
Scusami ancora...
Gujil
Don't worry, ecco il commento perduto di Annamaria.
RispondiEliminaCiao! :)
Marco
I colori risplendono nella dolce natura
che muta osserva,
solo l'uomo calpesta la verde terra
che magica attende la nuova mietitura....
"poesieinsmalto"
grazie Marco,
RispondiEliminafatti sentire.
Hujil