Roberto Vecchioni (Carate Brianza, 25 giugno 1943)
è un cantautore, paroliere e insegnante italiano.
È considerato fra i cantautori italiani più importanti, influenti e stilisticamente eterogenei, tanto che «può permettersi di vincere il Festivalbar e di far coppia con i più bei nomi della nostra canzone sul palco del Club Tenco, di scrivere canzoni raffinate e suadenti, di riscrivere la storia di Orfeo ed Euridice, di citare Oscar Wilde ed al tempo stesso di scherzare, cadere di tono, frequentare la canzonetta senza perdere lo spirito e la faccia» come ha scritto Ernesto Assante su la Repubblica.
Ha vinto i quattro premi più importanti della musica italiana: il Premio Tenco nel 1983, il Festivalbar nel 1992, il Festival di Sanremo e il Premio Mia Martini della critica nel 2011.
Il male del ritorno Astolfo
È questo non trovarsi più
Percorrere gli spalti fino all'alba
Senza sonno su e giù
Non sentire una voce
Se non l'eco nella sala d'armi
E chiedersi i ritratti sul muro
Cosa avranno da guardarmi
Il male non è stare senza donne
Di puttane ne ho da non poterne più
Il male è quella finestra
Dove dietro c'è la donna che eri tu
Il giorno che mi vestivi e dicevi
La guerra non è un fatto tuo
E il giorno che mi insegnavi
Gerusalemme la prendiamo per Dio
Per Dio
Per Dio
No è perché lo voglio io
Amore amore amore amore mio
Per Dio
Per Dio
Ma la sera ti baciavo io
Amore amore amore amore mio
Se devo credere ai mercanti di Fiandra
Stai con quella che ride di più
Tiri di spada con la tua ombra
E sei felice, va bè o suppergiù
Chissà se stai scrivendo ancora poesie
Chissà con che sorriso le dici anima mia
Gaston è vecchio, Gaston è sempre bello
Beve ogni sera quanto vale il tuo cuore
Gaston ricorda tutto ogni duello
E i nemici e le tue ferite amore
E ricorda parole che il vento era una brezza
E la prima volta che ti ha dato una carezza
E Dio
E Dio
Quella tua storia insieme a Dio
Amore amore amore amore mio
E Dio
E Dio
Va bene si perfino Dio
Però la sera
Ti baciavo io
Se dormo sogno di sfidarti sempre
E farti un buco proprio dentro il cuore
Farti sentire tutto il senso
Di questo inutile avere dolore
Riempirti la pancia con la tua stessa spada
Perché tu non sei più lo stesso
E perché non ti veda
E Dio
E Dio
Ti salverebbe adesso Dio
Amore amore amore amore mio
E Dio
E Dio
Tienitelo stretto Dio
Amore amore amore amore mio.
È questo non trovarsi più
Percorrere gli spalti fino all'alba
Senza sonno su e giù
Non sentire una voce
Se non l'eco nella sala d'armi
E chiedersi i ritratti sul muro
Cosa avranno da guardarmi
Il male non è stare senza donne
Di puttane ne ho da non poterne più
Il male è quella finestra
Dove dietro c'è la donna che eri tu
Il giorno che mi vestivi e dicevi
La guerra non è un fatto tuo
E il giorno che mi insegnavi
Gerusalemme la prendiamo per Dio
Per Dio
Per Dio
No è perché lo voglio io
Amore amore amore amore mio
Per Dio
Per Dio
Ma la sera ti baciavo io
Amore amore amore amore mio
Se devo credere ai mercanti di Fiandra
Stai con quella che ride di più
Tiri di spada con la tua ombra
E sei felice, va bè o suppergiù
Chissà se stai scrivendo ancora poesie
Chissà con che sorriso le dici anima mia
Gaston è vecchio, Gaston è sempre bello
Beve ogni sera quanto vale il tuo cuore
Gaston ricorda tutto ogni duello
E i nemici e le tue ferite amore
E ricorda parole che il vento era una brezza
E la prima volta che ti ha dato una carezza
E Dio
E Dio
Quella tua storia insieme a Dio
Amore amore amore amore mio
E Dio
E Dio
Va bene si perfino Dio
Però la sera
Ti baciavo io
Se dormo sogno di sfidarti sempre
E farti un buco proprio dentro il cuore
Farti sentire tutto il senso
Di questo inutile avere dolore
Riempirti la pancia con la tua stessa spada
Perché tu non sei più lo stesso
E perché non ti veda
E Dio
E Dio
Ti salverebbe adesso Dio
Amore amore amore amore mio
E Dio
E Dio
Tienitelo stretto Dio
Amore amore amore amore mio.
Roberto Vecchioni
da "Bei tempi"
Di quello che non ho fermato
RispondiEliminae che valeva oggi mi pento;
ma è tardi e non ho pianto.
Forse qualcosa muore dentro
forse è perché non amo più;
ho perso tutto questo tempo
e non vi abbraccerò mai più.
E tutto quello che so dire
è che sovente il mio dolore
sa farmi divertire;
la rabbia mi mantiene calmo,
e abbasso questa libertà;
un vecchio amico, un vecchio incontro
oggi sarebbe sì una novità.
Miticomarco,
RispondiEliminaoltre le persiane chiuse ci sarà un mondo tutto da riscoprire, buna ricerca.
Gujil
In altri mondi, nelle dimensioni dell'Oltre che fluiscono acconto a noi.
EliminaCome gli omìni verdi ai bordi dell'autostrada.
Come l'attimo sospeso per il tempo di un respiro, con il mondo trasfigurato da un tergicristallo rotto.
E lui con la pompa in mano...