venerdì 2 marzo 2012

Anidride solforosa

sicuramente non è la sua canzone più conosciuta,
sicuramente non è neanche la più amata
ma è la mia scelta;
ero giovane quando uscì
"Anidride Solforosa"
che credo sia il V° LP di Dalla.
I testi (Roberto Roversi) e le musiche
in un insieme di cose nuove.
Se vi va ascoltate anche il brano
"Tu parlavi una lingua meravigliosa"
perchè merita davvero. 



 
Ulisse coperto di sale

Vedo le stanze imbiancate
tutte le finestre spalancate
neve non c'è, il sole c'è,
nebbia non c'è, il cielo c'è!
Tutto scomparso, tutto cambiato
mentre ritorno da un mio passato
tutto è uguale, irreale
sono Ulisse coperto di sale!
E' vero la vita è sempre un lungo, lungo ritorno
ascolta io non ho paura dei sentimenti
e allora guarda, io sono qui,
ho aperto adagio adagio con la chiave
come un tempo
ho lasciato la valigia sulla porta
ho lasciato la valigia sulla porta.
Ho guardato intorno prima di chiamare, chiamare
non ho paura, ti dico
che sono tornato per trovare, trovare
come una volta
dentro a questa casa
la mia forza
come Ulisse che torna dal mare
come Ulisse che torna dal mare.
Una mano di calce bianca
sulle pareti della mia stanza
cielo giallo di garbino,
occhio caldo di bambino!
Tiro il sole fin dentro la stanza
carro di fuoco che corre sul cuore
perchè ogni giorno è sabbia e furore
e sempre uguali non sono le ore!
Voglio dirti
non rovesciare gli anni come un cassetto vuoto,
ascolta
anche i giovani non hanno paura di un amore
e mai, mai, mai strappano dal cuore i sentimenti
io ti guardo
la tua forza è un'ombra di luce
la tua forza è un'ombra di luce.

La mano affondata nel vento del vento...
aria calda, urlano quelle nostre ore
strette in un pugno
urlano come gli uccelli,
i sassi si consumano, non si consuma la vita
la giornata è uguale a una mano che è ferita
io sono Ulisse al ritorno
Ulisse coperto di sale!
Ulisse al principio del giorno!

Lucio Dalla



Dopo Il giorno aveva cinque teste, primo album in cui i testi erano opera del poeta bolognese Roberto Roversi, Dalla incide nel 1974 un 45 giri, Anna bellanna, dove torna a collaborare per il testo con Paola Pallottino; dopodiché inizia a lavorare al nuovo LP, dove ritorna a lavorare con Roversi.
Anche in questo disco il poeta affronta per lo più tematiche sociali, come la delinquenza minorile in Mela da scarto (il Ferrante Aporti che si cita nel testo è il riformatorio di Torino) o lo sfruttamento del proletariato da parte della borghesia in Le parole incrociate (dove nel sottofondo musicale la fisarmonica cita la melodia della canzone popolare siciliana Ciuri ciuri), il modo morboso dei mass media di affrontare i casi di cronaca nera in Carmen Colon (che era stata, nel 1971, una delle vittime del cosiddetto Alphabet Killer) o ancora le contraddizioni del capitalismo in La borsa valori (il cui testo è per la quasi totalità un elenco di titoli azionari e del loro valore, e che nella musica ha due citazioni eseguite dall'orchestra d'archi, Raindrops keeps falling on my head di Burt Bacharach e Singin' in the rain).
Non mancano però canzoni d'amore: su tutte quella che conclude il lato uno, Tu parlavi una lingua meravigliosa, una delle canzoni più belle nate dalla collaborazione di Roversi con Dalla, e che per questo motivo viene scelta dalla RCA come 45 giri (sull'altro lato c'è invece la title track dell'album).
Rispetto al precedente, vi è un cambiamento per la produzione, che è di Renzo Cremonini, mentre gli arrangiamenti sono curati nuovamente dal maestro Ruggero Cini.
Nella copertina non sono riportati i nomi dei musicisti, eccetto quello delle Baba Yaga, che cantano nei cori.
La copertina del disco raffigura un disegno Manelli che ritrae Lucio Dalla, e lo stesso disegno si trova nel poster interno allegato alla prima edizione del disco (ma non nelle ristampe).
La canzone Le parole incrociate era già stata eseguita da Dalla nei concerti effettuati l'anno precedente insieme a Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Maria Monti, ed infatti è inserita nel disco Bologna 2 settembre 1974 (dal vivo); presentando il brano Dalla dice che il protagonista della canzone è il protagonista della storia, e cioè il popolo (ed infatti nel testo sono raccontati molti episodi della storia d'Italia).
Nel disco dal vivo, tra l'altro, il verso «fucilazioni in massa, dentro al castello antico» viene modificato in «spari, capestri e mazze, dentro al castello antico», e mancano i tre versi «Il gioco dei potenti/è di cambiare se vogliono/anche la corsa dei venti».
Il brano "Anidride solforosa", è stato eseguito in concerto durante il tour del 1993 da Francesco De Gregori, che lo ha eseguito insieme ad Angela Baraldi, ed è stato inserito l'anno dopo nell'album dal vivo Bootleg. La presenza della cantautrice bolognese rende giustizia al testo, i cui versi della strofa danno voce a un personaggio femminile che approda dalla provincia alla metropoli ( da wikipedia).

5 commenti:

  1. artista veramente originale questo bolognese; .
    i soli suoi versi ora ci terranno compagnia Evviva Lucio evviva Bologna e le sue (città) sorelle.

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  2. Nanni,

    grazie per l'apprezzamento e benvenuto in questo piccolo spazio, il tuo contributo sarà prezioso.

    Gujil

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  3. Ancora il tuo giorno antico amico,
    ancora il sorgere del sole
    che ridesta in noi sogni antichi.
    La voce di chi canta per gli uomini
    ridesta antiche meraviglie,
    non è tragica la notte
    se tu, ora,oltre lo spazio e il tempo
    canti filastrocche d'amore
    "poesieinsmalto"

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  4. Annamaria,

    menestrelli dell'anima vaghiamo nel mondo.

    Gujil

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