Croco

Già conosciuto ai tempi dei Greci, è un fiore diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, dall'Asia Minore all'Africa Settentrionale. Il suo nome deriva dal greco kroke, che vuol dire filamento, proprio a rappresentare i lunghi stimmi che caratterizzano il suo fiore. Omero descrive il talamo nuziale di Giove e Giunone ricoperto di tantissimi fiori tra cui il croco. Per questo motivo, uno dei significati attribuiti al fiore è quello della passione e dell'amore sensuale. Al tempo dei Romani, il croco veniva posto sulle tombe, in quanto considerato simbolo di speranza per la vita ultraterrena. Probabilmente, gli antichi conoscevano soltanto il croco da cui si ricava lo zafferano,con il quale preparavano anche filtri d'amore.

Soltanto nell'età Vittoriana, al significato, in origine assegnato al fiore e cioè quello di amore appassionato, si iniziò ad affiancare quello di giovinezza spensierata.

I crochi a fioritura verso la fine dell'inverno e in primavera (Iridaceae) sono molto decorativi ed utilizzabili in luoghi esposti al sole e marginalmente al sole solo parziale. Le piogge autunnali ed invernali assicurano lo sviluppo delle radici e la preparazione dei boccioli e delle foglie. Quest'ultime sono sottili, evet. filiformi e devono essere lasciate indisturbate finché non ingialliscano. Solo così potrà svilupparsi il nuovo cormo ed i cormetti laterali (dalla rete).

La gente nasconde l'amore

Chi dice mai

Che sono io che lo voglio

Questo distacco, questo viver lontano da te?

Le mie vesti odorano - ancora dello spigo che mi donasti,

La mia mano tiene ancora la lettera che m'inviasti,

Intorno alla vita porto sempre una doppia cintura;

Sogno che essa ci lega entrambi in un unico nodo.

Non lo sapevi tu che la gente nasconde l'amore

Come un fiore troppo prezioso per essere colto?

Wu-ti dei Liang