mercoledì 29 febbraio 2012

Alfabeto

L'alfabeto è una collezione di simboli grafici, aventi di solito un ordine ben preciso, che servono a rappresentare le parole di una lingua.
Spesso succede che i segni siano lettere, ovvero segni che rappresentano idealmente singoli suoni linguistici, ma non sempre si ha un perfetta rappresentazione tra l'alfabeto e sistema fonologico di una lingua, per cui nascono a volte combinazioni di lettere rappresentanti suoni altrimenti orfani oppure può capitare che lo stesso suono sia rappresentato da più lettere ma in contesti diversi.
La parola deriva etimologicamente dall'unione dei nomi delle prime due lettere dell'alfabeto greco Alpha e Beta, ma sono stati i Fenici ad inventarlo.
In genere un alfabeto è associato ad una lingua o ad un linguaggio (anche formale) che costruisce le proprie parole sull' alfabeto.
L'alfabeto italiano è composto da 21 lettere: a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z; le lettere j k w x y sono entrate di fatto in uso nella scrittura italiana attraverso prestiti da altre lingue.
L'alfabeto in senso stretto va distinto da altre forme di scrittura come le abugide, i sillabari e le scritture logografiche.
L'alfabeto latino è il sistema di scrittura alfabetica più diffuso nel mondo (da wikipedia).


B.P.

Tutte le lettere dell'alfabeto
hanno un suono vivace e lieto
tranne l'Acca che, come si sa,
un suono proprio non ce l'ha.
Ci sono lettere importanti:
l'A che a tutte sta davanti,
del suo primato è molto orgogliosa
e porta sempre la Maglia rosa;
la Zeta, con cui si scrive «zero»,
è più temuta dell'Uomo Nero.
Ci sono lettere buone e care
come la G del verbo giocare.
Certe lettere vanno in coppia,
e la T spesso si raddoppia...
Ma la coppia più speciale,
famosa su scala internazionale,
è quella che vedete qui:
una B. con una P.
B.P... Che vuol dire? Pensateci un po':
forse Buon Pranzo... forse Buon Pro...
Oppure... Buona Passeggiata?
Trovate da soli la ... Bella Pensata.

Gianni Rodari

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