MELANCONIA DELLA SERA
- Il bosco che smorto si distende -
e ombre sono a lui d'intorno, come siepi.
La fiera esce tremando dal nascosto,
mentre un ruscello scivola tutto lieve
e felci segue e antiche pietre
e argenteo splende tra intreccio di fogliame
e presto lo senti in voragini nere -
che forse già splendono le stelle.
Il piano oscuro sembra smisurato,
sparsi villaggi, palude e stagno,
e qualcosa ti appare come un fuoco.
Uno splendore freddo guizza per le strade.
Nel cielo si avverte un movimento,
un esercito di uccelli selvatici migrano
verso quei paesi belli, diversi.
Sale e discende il moto del canneto.
Georg Trakl
BORSA Emilio, Milano, sera invernale |
nel gelo raccolgo il mio fiato
che in cristalli sottili rapprende
e mi aggiusto nel bavero il volto;
in un brivido lungo rivedo
conchiglie rotte e risacca;
è la mia voglia di mari lontani...
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