martedì 3 gennaio 2012

Pastello

i colori pastello sono tutte quelle tinte delicate ottenute dal colore puro primario (cyano, magenta, giallo) o secondario (arancio, viola e verde) con l'aggiunta di bianco.
I colori tenui sono ottenuti con il colore puro molto diluito, o con un alta percentuale di giallo (niente bianco).
Il pastello:
la polvere colorata (pigmento) impastata con un incollaggio leggero è foggiata a forma di cilindro, conserva quasi intatto il potere di rifrazione dei colori. I pastelli sono più o meno teneri a seconda del glutine che li lega; si dividono in duri, semiduri e molli. Questi ultimi sono i più luminosi. Per fabbricare i pastelli si uniscono polveri colorate dopo averle lavate, decantate e macinate con cura, a una base che generalmente è l’allumina, l’argilla o la magnesia. Per i toni chiarissimi uniti a molta argilla non occorre alcun glutine, basta l’acqua pura o mista con poco latte scremato. Per toni colorati acqua mista ad alcool puro, poca glicerina e gomma arabica (risoluzione al 3% e poco miele.
la parola “pastello” deriva dal tardo latino “pasta”? Secondo il dizionario si tratta (tra le varie definizioni) anche di: “cannello costituito da un impasto solido di colori usato per dipingere gener. su carta”, o di: “dipinto eseguito a pastello...”
Il fatto che, in un certo qual modo, la pasta (o l'impastare) abbia a che vedere col colore, mi affascina.
Penso alla magia che ogni volta ri-trovo nel miscelare tre colori base (primari) per ottenere tutti gli altri colori...
Penso alla manipolazione dell'impasto tra polveri e tinte...
Penso all'associazione tra colori e cibo...
Penso all'arte tintoria...
Penso alle idee che nelle fasi progettuali si mescolano e si fondono...
E molte altre cose ancora...
Realtà, queste, apparentemente diverse, ma che si fondono, si relazionano. Si impastano...
l colore è parte integrante della vita. Appartiene, sostanzialmente, ad ogni spazio.
Anche un quadro è un luogo; è il posto entro il quale si svela la propria anima. "La mia arte è in realtà una confessione fatta spontaneamente, un tentativo di chiarire a me stesso in che relazione sto con la vita." Sosteneva E. Munch.
Arte come opera di comunicazione tra il sè e ciò che vi è fuori, tra i vari strati dell'essere che si accumulano nel tempo uno sull'altro...come una torta millefoglie...
L'autore di Zorba il greco suggeriva: "avete il pennello, avete i colori, dipingete il paradiso e poi entrateci" ; nel dipinto c'è sogno e tormento, c'è chiarezza e ombra. Qualsiasi cosa vogliate fare, senza timore entrate nel vostro inferno e nel vostro paradiso, perchè attraverso il colore aprirete porte e costruirete ponti sul mondo.
Lasciatevi coinvolgere e provate a creare nuovi impastiInfinite sono le maniere di usare i pastelli; c’è il sistema classico dei settecentisti che è ancora il più solido e razionale: i tratti sono posti da principio assai leggeri come velature, evitando gli impasti densi che rendono fragile la pittura. I primi tratti poi sono fusi delicatamente con le dita, perché facciano presa con la carta: i tocchi conclusivi sono talora posti con evidente tratteggio. Il colore può essere disposto tanto a tratti quanto con le dita, con sfumini di pelle, di carta, di sughero, di midollo si sambuco oppure con pennelli corti e duri (Antonio de Venezia dalla rete).


Pastello

Dal grigio della nebbia fitta fitta
traspaiono cipressi
ombre nere
spugne
di nebbia.
E di lontano diradando lento
viene un suono di campagna
quasi spento.

Aldo Palazzeschi

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