mercoledì 25 gennaio 2012

Equilibrio

1 Disposizione o distribuzione delle parti di un corpo in modo da conferirgli un assetto stabile e armonico. bilanciamento. squilibrio.
2 Stato di assenza di moto prodotto da un sistema di forze uguali e contrarie.
3 Senso della misura, assennatezza. moderazione.
Inglese: sm. equilibrium, balance.
Etimologia: lat. aequilibrium.
• Stato di un corpo non soggetto a forze che ne alterano la condizione di quiete (equilibrio statico) o di moto rettilineo uniforme (equilibrio dinamico). Può essere stabile, quando perturbando un poco il sistema, esso ritorna nella posizione iniziale; instabile nel caso contrario; indifferente, quando il sistema o la posizione del corpo è di equilibrio.
Equilibrio biologico
In biologia è la situazione stazionaria dei rapporti fra i membri di un'associazione biologica, che competono per l'alimentazione o si nutrono gli uni degli altri.
In chimica è lo stato finale che una reazione chimica reversibile raggiunge e nel quale le quantità delle singole specie chimiche presenti rimangono costanti. Raggiunto l'equilibrio, la reazione non si ferma, ma si verifica una reazione contraria, affinché l'equilibrio sia mantenuto.
Equilibrio economico
Conseguimento del massimo di utilità, partendo da una condizione iniziale, affinché si raggiunga una situazione tale da scongiurare qualsiasi nuova iniziativa.
Senso dell'equilibrio
In fisiologia è la percezione della posizione del corpo nello spazio, favorita da organi statici. Nei Vertebrati l'organo dell'equilibrio è il labirinto con i canali semicircolari.
La funzione dell'equilibrio, cioè la posizione e il controllo della posizione e del movimento del corpo nello spazio, si basa su una complessa rete di organi e vie nervose. L'organo periferico, il labirinto vestibolare, è situato nel l'orecchio interno e consiste in delicate formazioni (canali semicircolari, membrane otolitiche, endolinfa) capaci di registrare sulle terminazioni periferiche del nervo vestibolari mutamenti di equilibrio statico e dinamico del capo nelle tre direzioni spaziali.Le fibre di questo nervo conducono gli stimoli ai nuclei del tronco encefalico e di là per nuove vie ai muscoli (per il tono di conservazione e di recupero del turbato equilibrio ), al cervelletto (organo centrale tonico e statico) , ai nuclei oculomotori , e ad altre regioni del cervello.Con tali connessioni si spiegano i fenomeni provocati dalla stimolazione artificiale vestibolare (rotatoria, calorica, galvanica) e dalle lesioni dell'apparato descritto per molteplici cause: traumatiche, circolatorie, tossi-infettive, tumorali. I più importanti di questi fenomeni sono il nistagmo, la deviazione degli indici e della marcia o la caduta in posizione eretta, la vertigine. In senso traslato, il termine si adopera in fisiologia ( equilibrio di membrana, , acido-basico, azotato, legge dell'equilibrio mobile) per indicare costanti organiche alla cui conservazione, essenziale per la vita, provvedono sistemi fisico-chimici che si oppongono a mutamenti patologici  (dalla rete).


Come l’albero non finisce
con le punte delle sue radici o dei suoi rami,
e l’uccello non finisce
con le sue piume e col suo volo,
e la Terra non finisce
con i suoi monti più alti:
così anch’io non finisco
con le mie braccia, i miei piedi, la mia pelle,
ma mi espando di continuo
con la mia voce e il mio pensiero,
oltre ogni spazio e ogni tempo,
perché la mia anima è il mondo.

 Norman H. Russel
indiano Cherokee


e nel mondo si vive,
si ride e ci si dispera
sballottati dagli eventi
che non riusciamo a dominare;
nella pace del sapere
si adagia il respiro
che torna a ritmare esistenze
in questo precario equilibrio...

4 commenti:

  1. Mi piace molto il tuo blog in genere, e questo post in particolare, con la saggezza degli Indiani Cherokee e la figura del funambolo.
    Molto bello, complimenti!
    Un caro saluto,
    Lara

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  2. Si, Horror vacui,

    è un miracolo che si ripete da sempre nella vita dell'essere umano.
    Buona giornata.

    Gujil

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