lunedì 7 novembre 2011

Poesia e Riflesso

Nella frescura d'autunno è bello

Nella frescura d'autunno è bello
scuotere al vento l'anima - che pare una mela -
e guardare l'aratro del sole
che solca sopra al fiume l'acqua azzurra.

È bello strapparsi dal corpo
il chiodo ardente d'una canzone
e nel bianco abito di festa
aspettare che l'ospite bussi.

Io mi studio, mi studio col cuore di serbare
negli occhi il fiore del ciliegio selvatico.
Solo nel ritegno i sentimenti si scaldano
quando una falla rompe il petto.

In silenzio rimbomba il campanile di stelle,
ogni foglia è una candela per l'alba.
Nessuno farò entrare nella stanza,
non aprirò a nessuno la porta.

Sergej Eisenin
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Sergej Aleksandrovitch Esenin


Sergej Aleksandrovitch Esenin nacque nel 1895 e morì nel 1925, famoso poeta russo sovietico, la sua opera è strettamente legata alla vita del popolo e alla tradizione folcloristica.
Egli fu un profondo e sottile lirico, capace di rendere con insolita forza ed emozione gli stati dell'animo, di esprimere la poesia dei sentimenti e della natura della sua terra.
Molte sue poesie fanno parte di antologie.
La poesia di Esenin gode in Russia del riconoscimento e della simpatia di tutti.


vortici lenti inghiottono luci
che folate fredde hanno spento,
il mio io si comporta di rado
mentre un cero rimbalza la notte;
nelle solitarie attese si alimenta
un dolore indicibile e stanco,
crepita il ciocco  ormai arso
nel focolare segreto del cuore...

In edilizia, il termine focolare indica il piano del camino, in pietre o mattoni, su cui si accende il fuoco (latino: foco).
Viene usato, in senso figurato, per indicare la casa o la famiglia.
Nella moderna tecnologia è passato ad indicare la parte di un impianto di combustione dove viene incendiato il combustibile (wikipedia).

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