giovedì 28 luglio 2011

Giorno di Pioggia

sulla tranquillità della gente (quando piove ed il traffico va in tilt) non ci scommetteri ma questo nulla toglie all'atmosfera triste e magica di questo brano di un Francesco De Gregori giovanissimo, agli esordi con questo suo secondo disco
molto rudimentale ma coraggiosissimo (FdG, 1974).
Il testo è degno di un poeta ermetico.
Che altro dire, proprio un brano da ascoltare in un giornata così umida e piovosa come potrebbe essere oggi
(almeno qui al Nord).

Buon listening.


Giorno di Pioggia

Oggi giorno di pioggia,
ma la gente è tranquilla,
io sono figlio della gente.
Prendimi la mano dammela,
cerchiamo di venire insieme,
la tua tessera è scaduta.
Grazie per l'invito sì,
stasera non ho voglia di vedere
gli incidenti stradali lungo il fiume.
Oggi giorno di pioggia

ma la gente si muove,
io sono figlio della pioggia.
La festa è stata magica,
le ragazze han ballato,
mi han coperto di lodi e di sorrisi.
La prossima vigilia di Natale

avremo tutti partorito,
potremo farne un'altra per allora.
A volte potrai avermi con un fiore,
a volte un fiore non ti basterà,
a volte penserai
di avermi chiuso in una stanza.
Dammi le tue chiavi dolci,
voglio farne una copia,
voglio scrivere una lunga poesia per le tue braccia.


Francesco De Gregori

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