sabato 2 aprile 2011

Liberamente ispirato a The burial of the dead di Thomas Stearns Eliot ,
questa bella canzone degli Stormy-Six
è comparsa in un album del 1975 che, se non ricordo male,
ebbe la segnalazione (o addirittura vinse) al club Tenco (il festival della canzone d'autore).
E' bello, a dire la verità, anche il resto del disco.


La sepoltura dei morti

Il mese d'aprile tra tutti è crudele,
sui morti fiorisce il lillà.
L'inverno ha sepolto la loro memoria,
lasciando soltanto pietà,

e adesso una vita è una faccia ingiallita
è solo una fotografia,
la morte non vale nemmeno il giornale
che leggi e che poi butti via.

In mezzo al biliardo tre morti ammazzati:
tu segna otto punti per te,
continui a parlare di cronaca nera
che leggi bevendo il caffè.

«Nel '64 era tutto più bello,
ma quello era l'anno del boom,
Guidavo nel vento la nostra '600
E i morti restavano giù».

In mezzo alla gente che sfila al mattino,
sotto l'insegna del tram
ho riconosciuto un nostro vicino
che gioca a biliardo nel bar.

«Quel corpo che tiene sepolto in giardino
di fiori ne dà o non ne dà?
Tenga lontano il suo cagnolino:
se scava lo ritroverà.»

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